Dic 8, 2024 | Battaglie | 0 commenti

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CIVICRAZIA IN PRIMA LINEA: L’IMPEGNO PER I MALATI AMBIENTALI E PER I LAVORATORI FRAGILI

Civicrazia in prima linea: l’impegno per i lavoratori fragili e i malati ambientali

Civicrazia si distingue anche per la sua costante e assoluta determinazione nel promuovere i diritti dei Cittadini e nel dare voce a battaglie cruciali per il benessere della Comunità. Un esempio sono le battaglie per la tutela dei lavoratori fragili e per il riconoscimento delle problematiche legate ai malati ambientali, evidenziando con queste iniziative, come in altre, l’importanza di costruire una società più giusta e inclusiva.

 

I lavoratori fragili

I lavoratori fragili, particolarmente vulnerabili a causa di patologie o condizioni di salute che li rendono suscettibili a malattie, si trovano spesso privi di adeguate tutele legali e lavorative. Nonostante l’esperienza della pandemia abbia sottolineato la necessità di protezioni specifiche, manca ancora una legge strutturale che garantisca loro sicurezza e dignità sul posto di lavoro. I principali problemi includono:

Smart working limitato, non accessibile a tutti e spesso vincolato a condizioni temporanee
Decurtazioni salariali e licenziamenti per chi non ha mansioni compatibili con lo smart working.

 

Le richieste

Civicrazia supporta le istanze dei lavoratori fragili, tra cui:

Legge strutturale: una normativa che garantisca il diritto allo smart working o a mansioni compatibili con la salute.
Cambio di mansione obbligatorio: i datori di lavoro devono assegnare compiti che rispettino le condizioni fisiche dei lavoratori fragili.
Soluzioni alternative: introduzione di rotazione del personale o lavoro da remoto per chi non può usufruire dello smart working.

L’assenza di tutele porta a precarietà, stress e un impatto negativo sulla salute psicofisica dei lavoratori fragili, aggravando anche i costi per il sistema sanitario. Per affrontare queste problematiche, Civicrazia chiede un impegno congiunto tra istituzioni, lavoratori, sindacati e società civile.

La battaglia per i malati ambientali e la salvaguardia dell’ambiente
Le patologie ambientali: una crisi silenziosa
In Italia, circa il 3% della popolazione soffre di malattie ambientali come la Sensibilità Chimica Multipla (MCS) e l’Elettrosensibilità (EHS). Queste condizioni, spesso non riconosciute dal Servizio Sanitario Nazionale, lasciano i malati privi di diagnosi e cure adeguate. Tra le principali cause figurano:

Esposizione a sostanze inquinanti e campi elettromagnetici: questi fattori aggravano le condizioni di salute e contribuiscono all’aumento di malattie croniche.
Nuove tecnologie e impatto sul biota: studi recenti evidenziano gli effetti negativi delle radiofrequenze sul metabolismo delle piante e la salute umana, associandoli a stress ossidativo e patologie come il diabete.
Sostanze tossiche nei materiali di uso quotidiano: inquinanti come i PFAS, presenti in pentole antiaderenti e imballaggi alimentari, sono stati classificati come cancerogeni.

 

Le iniziative di Civicrazia

Civicrazia ha già presentato una petizione in Parlamento per il riconoscimento delle malattie ambientali e promuove:

Formazione medica: preparare i professionisti della salute a diagnosticare e trattare queste patologie.
Divulgazione: attraverso articoli e campagne, sensibilizzare l’opinione pubblica sui rischi legati all’ambiente.
Protezione dei malati: garantire l’accesso a spazi pubblici bonificati da sostanze chimiche e campi elettromagnetici.
Prevenzione: promuovere la riduzione delle sostanze tossiche nei processi produttivi e il controllo delle tecnologie emergenti come il 5G.

Un obiettivo comune: diritto alla salute e al lavoro dignitoso
Le battaglie per i lavoratori fragili e per i malati ambientali sono accomunate dalla necessità di un approccio più umano e strutturato alle politiche sociali e sanitarie. Riconoscere il diritto alla salute e al lavoro sicuro significa ascoltare i cittadini e creare condizioni che favoriscano una vita dignitosa per tutti. Civicrazia continua a impegnarsi per rappresentare queste istanze e contribuire a un cambiamento significativo nella società italiana.

Elena Miele Servidio

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