UNA MAMMA DI MILANO DENUNCIATA PERCHÉ PREFERISCE IL PUBBLICO ALLA STRUTTURA PRIVATA INDICATA DAI SERVIZI SOCIALI
Una mamma di Milano è stata denunciata al Tribunale per i minorenni per essersi rivolta a un centro di sostegno alla genitorialità pubblico, non potendo più permettersi la costosa Struttura privata che le avevano indicato i Servizi sociali. In pratica o i figli stanno in “quella” Struttura privata (a pagamento) o è dichiarata inadeguata (e i figli ci vanno lo stesso).
In estate era una mamma diligente e era confermato l’affidamento materno della figlia minore. A settembre la stessa mamma, per aver comunicato la volontà di rivolgersi ad un ente pubblico per sua figlia, di colpo diventa negligente e incapace di garantire tutela.
LE DOMANDE DI CIVICRAZIA
Che rapporti ci sono fra alcuni operatori dei Servizi Sociali e i Centri privati? Quali sono gli interessi economici? Perché non si vara subito la proposta di Civicrazia di controllo delle relazioni dei Servizi Sociali prima di procedere a frettolosi allontanamenti dei minori dai genitori? Esistono holding affaristiche privilegiate che stimolano tale infame mercato di bambini? Perché si tace su tali gravi e continui accaduti? Qual è il giro di denaro? Perché non si inserisce subito il Garante dell’Infanzia nei giudizi di affidamento del Tribunale dei Minori, ove potentati economici strappano i bambini a madri indifese?
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