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Civicrazia, Potere dei Cittadini

CIVICRAZIA

Il potere dei Cittadini

Civicrazia è la realtà in cui il Cittadino è protagonista della società.

Nel 2001, quando è stato coniato il neologismo, Civicrazia era un’idea.
Poi è diventato un progetto che negli anni si è sviluppato e ha trovato i suoi primi importanti riconoscimenti, fino ad affermarsi oggi come possibile, fondamentale e concreta vera e propria svolta di Civiltà.

Nel suo sviluppo pratico, Civicrazia è la dimensione operativa in cui va effettivamente riconosciuta la sovranità ai Cittadini.

Come tutte le più straordinarie conquiste storiche, al traguardo si arriva attraverso un viaggio segnato da tappe significative di avanzamento.

Il 16 febbraio 2002 la Comunità Civicratica è riuscita a costruire l’Associazione Nazionale dei Difensori Civici Italiani (ANDCI) che, in mancanza di un Difensore Civico Nazionale, in Italia viene riconosciuta quale Difesa Civica Italiana dalla Commissione Giuridica del Parlamento Europeo e da Palazzo Chigi.

La Comunità Civicratica entra nell’European Ombudsman Institute e poi fa nascere, con Ombudsmen di altri Paesi, Organismi Internazionali della Difesa Civica a carattere civicratico, affrancati cioè dalla burocrazia e dalle logiche affaristiche delle lobbies economiche. Si tratta di Sportello Unico Internazionale della Difesa Civica e di The International Ombudsman.

 

Perché è importante la Difesa Civica e chi è l’Ombudsman?

Quello dell’Ombudsman (“colui che fa da tramite”) è un istituto che ha origini lontane: vede la luce in Svezia nel 1809 come organo ausiliario del Parlamento, cui la Costituzione attribuiva compiti di controllo sull’esecutivo e sull’Amministrazione per contrastare i pericoli dell’assolutismo regio.

Nel tempo l’Ombudsman ha assunto il ruolo di garante dei Cittadini nei confronti della Pubblica Amministrazione, in tutti quei casi in cui ritardi, silenzi, omissioni, illegittimità e irregolarità dell’azione amministrativa possono violare i diritti protetti dall’ordinamento giuridico.

È proprio con questo ruolo che la figura si è diffusa nel mondo.

Sostanzialmente il Difensore Civico deve essere un organismo di tutela del Cittadino, un Garante della trasparenza, dell’imparzialità e del buon andamento della Pubblica Amministrazione.

Questo naturalmente impone che sia ispirato alla giustizia, dotato di autonomia e indipendenza, legittimato dalle competenze. Condizioni con le quali può incarnare, interpretare ed esprimere le funzioni di protezione del Cittadino e il concetto cardine della sua stessa partecipazione sociale attiva alla vita pubblica.

Il concetto stesso di Difesa Civica porta con sé il riconoscimento del Cittadino, la tutela di suoi diritti umani fondamentali o contro casi di cattiva amministrazione. Un concetto di valore di cui il Cittadino deve essere consapevole, a maggior ragione nel solco di un’evoluzione culturale che gli restituisce la sua posizione di potere come chiede appunto Civicrazia.

e lungo il suo cammino, la Comunità Civicratica porta avanti e vince tante battaglie, fra cui:

-divieto di uso indiscriminato dei cellulari per medici e infermieri in presenza dei pazienti;

-pagelle ai genitori separati, anche non conviventi;

-pagelle ai genitori prima di comunicazione di bocciature a minori;

-limiti di peso agli zaini dgli studenti;

-obbligo della nomina per i vincitori di concorsi pubblici;

-rimborso dei farmaci salvavita acquistati all’estero e introvabili in Italia;

-accesso gratuito alla cura contro l’osteoporosi anche alle persone di sesso maschile;

-distanza di sicurezza per gli impianti elettrici rispetto alle scuole, in linea con le direttive europee;

e moltissime altre.

Inoltre su tutte, coerentemente con i principi cardine che guidano la Comunità Civicratica, èl’affermazione della meritocrazia.

Il 10 giugno 2006 sorge l’Organizzazione per il Cittadino protagonista, perché nel nome della Civicrazia, la Comunità Civicratica coinvolge e ottiene il sostegno di tante Associazioni importanti.

Così, in rapido sviluppo, aumentano le collaborazioni con istituzioni e soggetti pubblici e privati e con la Commissione Europea.

Basta citare C.N.R, Istituto Italiano di Medicina Sociale, Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione, Eurispes, Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi, Croce Rossa, Agenzia Nazionale dei Segretari Comunali, Unione Nazionale dei Segretari Comunali, Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale e altri…

A Civicrazia si interessano giornali e TV locali e nazionali.

Le sfide di Civicrazia incalzano e fanno passi avanti sempre più rilevanti.

Acquisisce 81 parlamentari favorevoli e firmatari per l’istituzione del Difensore Civico Nazionale.

La Civicratic Web Action procede spedita e Civicrazia fa il suo sviluppo online.

Sempre grazie all’impegno della Comunità Civicratica viene varata la Commissione per la Valutazione, la Trasparenza e l’integrità all’interno della Pubblica Amministrazione, cioè il Garante per la Trasparenza, ora Autorità Anticorruzione.

Nel 2006 prende vita il Laboratorio Privacy Sviluppo, Conferenza internazionale di 25 Garanti della Privacy, con le sue iniziative, le sue riviste, la sua idea di fondo: la SVOLTA.

Il messaggio del Cittadino Protagonista circola e incontra entusiasmo in Scuole, Enti, Università. È un messaggio forte, innovativo, coinvolgente. Motiva, entusiasma, riscatta.

Civicrazia cresce negli anni, costantemente fino a lanciare a Montecitorio il Manifesto per la Civicrazia, a promuovere il Decalogo per il Comune Civicratico e, ancora, a varare il Quaderno del Popolo e lo Statuto del Popolo.

L’attenzione dei mass media sale, si aprono le porte della RAI, l’Avvenire – quotidiano della Conferenza Episcopale Italiana – pubblica l’approfondito inserto “L’Italia della Civicrazia”.

Nel 2014 esce il libro Popolo Sovrano sulla Civicrazia

Ben più di un movimento di pensiero, Civicrazia è una presa di coscienza che si diffonde, procede verso grandi obiettivi, trova riscontri sempre più importanti.

 

Civicrazia scrive la nuova storia del Cittadino consapevole, che prende decisioni, che sceglie le direzioni.

Il focus sulla conoscenza, sulla competenza, sul merito è l’anima del buon andamento della ComunitàCivicratica.

Questo potere vigente che attribuisce ruoli a chi non ha requisiti, conoscenze ed esperienze adeguate non è civicratico. Il bene comune reclama giustizia e la giustizia passa attraverso i Cittadini meritevoli.

Qualsiasi consolidata prassi contraria al potere del Popolo Sovrano trova la corretta e continua opposizione della Comunità Civicratica.

Tanto che il viaggio non si ferma, consolida l’unione intorno a valori non più violabili né trascurabili. Infatti Civicrazia prende forma e trova applicazione.

A darle chiaro slancio è l’Assemblea della Macroregione Mediterranea che il 9 novembre 2018 nomina unanimemente l’allora Difensore Civico campano quale Amministrazione Pubblica procedente, concludendo la fase costitutiva della Macroregione.

 

Macroregione Mediterranea

Ma che cos’è una Macroregione e, precisamente, che cosa è la Macroregione Mediterranea?

Le Macroregioni sono state istituite dall’Unione Europea per sostenere la coesione fra Paesi e le grandi sfide su ambiente, lotta alla criminalità, energia, green econmiy, blue economy, ricerca, salute, nuove tecnologie, tutela dei diritti che riguardano un’area geografica.

La Macroregione è concretamente uno strumento della UE che nasce allo scopo di assicurare la partecipazione al processo decisionale.

Di fatto le Macroregioni si pongono oggi come forme rafforzate di governo dell’Unione Europea perché promuovono sinergie in modo da facilitare il consenso su temi comuni. Le Strategie delle Macroregioni della UE consentono infatti a più Paesi confinanti di concentrarsi, confrontarsi e risolvere problemi emergenti. Una cooperazione il cui obiettivo è affrontare problematiche di cui il singolo Paese non potrebbe occuparsi con altrettanta efficacia.

Ci sono 5 Macroregioni, tra cui la Macroregione Mediterranea nella quale sono compresi territori extraeuropei africani e che con i suoi 500 milioni di abitanti è la più rilevante.

Proprio la Macroregione Mediterranea realizza la democrazia partecipativa e meritocratica: la Civicrazia in concreto.

Sviluppa processi innovativi dal basso verso l’alto. E’ un’Istituzione Civicratica. Questo afferma la persona protagonista, cardine della Civicrazia, che deve collaborare proattivamente. Naturalmente a ciò corrisponde il dovere di rispettare gli Standard di impegno, di solidarietà, di rispetto della persona, dell’ambiente e di ogni risorsa.

I Civicratici vivono il modello partecipativo che ha superato il modello della delega ed è basato sul merito.

Il codice di comportamento dei Civicratici e della Macroregione Mediterranea è improntato ai doveri di impegno, diligenza, prontezza, lealtà, onestà, cura, rispetto, buona condotta, educazione, integrità, partecipazione, tutela e promozione del merito, della correttezza e della trasparenza, libertà, imparzialità, eguaglianza, tutela dei deboli.

La Macroregione Mediterranea guida il flusso interattivo di azioni strategiche che riguardano tutti i territori del Mediterraneo.

Non vige nella Macroregione Mediterranea un predominio dei partiti politici; essi prendono parte alle questioni che la coinvolgono ma non esercitano il suo governo. Invece la Macroregione Mediterranea accoglie e afferma la Civicrazia, la Democrazia partecipativa e meritocratica.

I Paesi della Macroregione Mediterranea sono: Albania, Algeria, Bosnia ed Erzegovina, Cipro, Croazia, Egitto, Etiopia, Francia, Gibilterra, Giordania, Grecia, Iran, Iraq, Israele, Italia, Libano, Libia, Malta, Marocco, Monaco (Principato di), Montenegro, Nigeria, Palestina, Regno Unito, Serbia, Siria, Slovenia, Spagna, Tunisia, Turchia.

La nuova Amministrazione procedente, nominata dall’Assemblea, è lo Sportello Unico Internazionale della Difesa Civica.

Dopo l’avvenuta consultazione e il varo della Strategia, la Macroregione Mediterranea attende soltanto l’approvazione per l’operatività economica.

Nella sua vastissima e variegata area, la Macroregione Mediterranea punta con decisione al dialogo interculturale e all’arricchimento del patrimonio culturale, alla valorizzazione della pace al fine dello sviluppo e della prosperità sociale. Per ciò essa impegna la sua azione per gli scambi commerciali, il turismo, la ricerca, l’istruzione, la Blue Economy, la Green Economy, il rispetto dei diritti umani, l’innovazione e lo sviluppo tecnologico.

In pieno spirito civicratico e con modello partecipato e meritocratico, la Macroregione Mediterranea lavora per una civiltà evoluta. Non soltanto trainata quindi da un’accezione di sviluppo in senso tecnico-economico ma anche equo-sostenibile, solidale, umano: il cuore della nuova civiltà civicratica è per la solidarietà, la magnanimità, la generosità, il coraggio e sdogana l’aspirazione alla felicità e al senso di Comunità.

Nel futuro la Macroregione Mediterranea è un esempio mondiale di occupazione e sviluppo umano, sociale, economico ed è il soggetto di una democrazia autentica che realizza l’auspicato salto di qualità nei rapporti tra Cittadini e poteri pubblici.

Il Civicratico – consapevole, partecipe, collaborante – ha oggi il suo territorio, la sua missione, il suo potere.

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