Buon compleanno Telefono Azzurro! Lo scorso 7 giugno infatti, il Telefono Azzurro – una delle nostre associazioni guida – ha “festeggiato” i suoi 24 anni spesi accanto ai bambini e agli adolescenti che vivono situazioni di disagio e sofferenza, impegnandosi nella loro tutela da ogni forma di abuso e maltrattamento che può comprometterne lo sviluppo.
Alcuni numeri? Solo negli ultimi 11 anni (2000-2010) l’associazione ha risposto a oltre 3 milioni di chiamate, cambiando la vita di 43.717 bambini e adolescenti: ciò significa 4000 casi all’anno e 330 al mese. Considerando la popolazione minorenne (0-18) media di questi undici anni, 1 bambino su 250 è stato aiutato da Telefono Azzurro e un bambino su tre era coinvolto in situazioni di trascuratezza, maltrattamento fisico, abuso sessuale e psicologico.
In questi 20 anni sono cambiate molte cose, è l’associazione ha sempre cercato di dare una risposta fattiva alle nuove emergenze di un’infanzia e di un’adolescenza in continuo mutamento. Pensiamo alla prima linea telefonica nata nel 1987, a cui si sono affiancati negli anni servizi capaci di risposte in emergenza quali il 114 e il 116.000 per i bambini scomparsi. La prevenzione è stata possibile grazie ai centri territoriali diffusi su tutto il territorio nazionale, ai numerosi progetti realizzati nelle scuole, alla formazione rivolta agli insegnanti, agli operatori dei servizi socio-sanitari, alle forze dell’ordine.
Porre quindi il bambino e l’adolescente al centro della società, e fare in modo che le loro esigenze e difficoltà vengano ascoltate da tutti. È proprio con questo obiettivo – che ha segnato poi tutta la storia del Telefono Azzurro – che dal 7 giugno 2011 al 7 giugno 2012, l’Associazione promuove dodici mesi di riflessione sulle più importanti questioni ancora aperte che riguardano i bambini e gli adolescenti del nostro paese. Comunità scientifica, mondo associativo, genitori, insegnanti, professionisti, bambini e adolescenti potranno condividere la discussione attraverso i diversi canali messi loro a disposizione. Dodici domande, una al mese, che caratterizzeranno l’attività dell’Associazione e che consegneranno alla società una sorta di puzzle sulla cultura dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia, che si comporrà in via definitiva fra un anno in occasione del 25°compleanno di Telefono Azzurro.
“La sfida chi si vuole lanciare oggi – sostiene il prof. Caffo – è quella di rispondere concretamente ai bisogni dei bambini, degli adolescenti e delle loro famiglie. Si tratta di risposte che non possono essere demandate a singoli ma che necessitano dell’impegno congiunto di istituzioni, enti locali, terzo settore, scuole, famiglie e comunità”.
0 commenti