INTERVISTA A DARIO VIOLI
CONSIGLIERE REGIONALE DELLA LOMBARDIA
Domanda: “Consigliere Dario Violi, abbiamo apprezzato molto il suo intenso impegno per ridurre i costi della politica e della spesa pubblica. Quanto incide sull’immagine istituzionale pagare qualcuno per una competenza che non ha?”
Risposta: “Più che i costi della politica l’impegno con il quale il Movimento Cinque Stelle ha portato noi cittadini all’interno delle istituzioni è quello di ridurre, meglio sarebbe addirittura eliminare, gli sprechi della politica. Etica, rigore, onore e disciplina dovrebbero costituire l’ago della bussola di ogni politico. L’amministrazione di centrodestra che governa la Lombardia è storicamente molto spensierata quando si tratta di spendere i soldi dei cittadini e scandali come quello legato a Film Commission, per non parlare dei camici del cognato del governatore Fontana, sono lì a testimoniarlo. La nomina di un Difensore civico regionale, per la seconda volta, privo dei requisiti minimi per ricoprire il ruolo è l’ennesima riprova di questa incapacità di amministrare con criterio i soldi dei cittadini. Il danno d’immagine è enorme. Motivo per cui riteniamo doveroso procedere immediatamente alla revoca. La politica deve prendersi le proprie responsabilità senza aspettare che a mettere le toppe all’inadeguata amministrazione del centrodestra lombardo siano le sentenze della magistratura. Se per ogni fatto controverso bisogna attendere i magistrati prima di intervenire, è il ruolo della politica stessa ad essere messo in discussione”.
Domanda: “Come sarà affrontata la questione di De Vecchi? Che iniziative vi sono per riesaminare il parere dato su falsi presupposti?”
Risposta: “ll Movimento Cinque Stelle ha depositato in data 20 dicembre un atto per chiedere la Revoca dell’incarico del Difensore regionale ai sensi dell’art. 5 della legge regionale 6 dicembre 2010, n. 18. Il Consiglio regionale dovrà quindi decidere , tramite una istruttoria, se la domanda dell’Avv. De Vecchi fosse stata correttamente redatta e se i titoli dichiarati siano realmente adeguati”.
Domanda: “Lei è, quindi. fra i promotori di una deliberazione consiliare in autotutela rispetto all’avvenuta nomina di De Vecchi. Sulla vicenda le Associazioni nazionali e lombarde dei consumatori e utenti attendono ancora risposta, nonostante il loro comunicato stampa. Quando si prevede il dibattito consiliare?”
Risposta: “La maggioranza non ha voluto ascoltarci a giugno, quando stata presentata richiesta di audizione – ai sensi dell’art. 6, comma 2, della Legge Regionale 4 dicembre 2009 – dei candidati alla procedura elettiva relativa alla carica di Difensore regionale. Non hanno ascoltato quando, in data 14 giugno 2021, è stato presentato l’ordine del giorno n. 1850 al PDL n. 150 «Istituzione del Garante regionale per le persone con disabilità. Modifiche alle leggi regionali n. 6/2009, 10/2018, 22/2018» avente ad oggetto «criteri meritocratici nell’ambito della selezione dei candidati alla procedura elettiva del Difensore civico regionale». L’ordine del giorno sopracitato non è stato ammesso alla discussione in quanto non ritenuto inerente al Progetto di Legge n. 150. Non hanno ascoltato quando, in data 21 giugno 2021, il Consigliere regionale Marco Fumagalli ha inviato al Presidente del Consiglio Regionale, Avv. Alessandro Fermi, una lettera nella quale lo invitava a prestare la massima attenzione circa le modalità con cui la Commissione II – “Affari istituzionali” e il Consiglio regionale stavano procedendo in relazione alla nomina del nuovo difensore regionale, mettendo in risalto le lacune e le numerose criticità emerse. Non è pervenuto alcun riscontro. È presumibile, e auspicabile, che la questione arrivi in Consiglio Regionale a fine gennaio. Non siamo disposti a lasciare cadere la questione, né tantomeno attendere ancora anni affinché sia rispettata la legge e i cittadini lombardi possano rivolgersi ad un Difensore civico regionale in possesso di tutti i requisiti richiesti dalla normativa”.
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