Per capire meglio il cammino dell’organizzazione, tra gli organismi guida di Civicrazia, abbiamo intervistato il dott. Amleto Mattei, rappresentante del Rotary International.
Cosa rappresenta il Rotary e come è strutturato?
Il Rotary International è la prima organizzazione di servizio del mondo. È composta da oltre 1,2 milioni di soci che prestano volontariamente il proprio tempo e talento per seguire il motto del Rotary “Servire al di sopra di ogni interesse personale”. E’ una ONG (la prima per il numero di partecipanti e per la qualità dei programmi) che ha una rappresentanza all’ONU.
Come si sviluppa in Italia questo movimento?
In Italia l’attività del Rotary è organizzata in distretti sostanzialmente autonomi. In particolari circostanze, quali progetti di un certo rilievo, oppure partecipazioni dell’Italia ad eventi di risonanza mondiale (vedi incontro del 2011 ad Assisi denominato “Sorella acqua”), si segue un programma interdistrettuale.
Cos’è la famiglia rotariana?
I rotariani possono partecipare ad attività di qualsiasi Club, tra i 33000 disseminati nel mondo, accolti con spirito di amicizia familiare. I Club rappresentano le cellule che costituiscono il corpo del Rotary e la famiglia è costituita dai soci del Rotary International, il cui Board regola e indirizza i programmi e le linee guida del complesso degli stessi Club, pur nel rispetto della loro autonomia gestionale.
Qual è l’applicazione dell’ideale rotariano in ambito personale, professionale e sociale?
L’ideale rotariano è servire al di sopra di ogni interesse personale, coltivare uno spirito di amicizia tra i soci, esaltare l’attività professionale eseguita conseguendo un’eccellenza in termini di qualità di servizio per la Società. Si prevedono poi progetti di sviluppo sia per le popolazioni che vivono in situazione di difficoltà strutturale o da calamità, sia per la popolazione del comune di residenza del Club.
Cosa si intende per programmi umanitari ed educativi di Rotary?
Per programmi umanitari si intendono e, gli aiuti con donazioni da destinare alle zone colpite da calamità naturali e, attività di volontariato rivolte a progetti locali e internazionali che riguardano in sostanza tre aspetti: Health, Hunger, Humanity. Per quanto attiene ai programmi educativi, c’è da rilevare una particolare attenzione del Rotary per i giovani: sono infatti previsti Borse di studio e progetti che si prefiggono di sviluppare nella fascia di età compresa dai 14 ai 30 anni, le qualità di leadership e la crescita personale.
Cosa lega Rotary a Civicrazia?
La prova delle “Quattro domande” è di per sé già una risposta civicratica?
Nel 1932 il Rotariano Herbert J. Taylor concepì la “prova delle quattro domande”, un codice etico che undici anni più tardi fu adottato ufficialmente dal Rotary. La prova, tradotta in oltre 100 lingue, consiste nel porsi quattro domande fondamentali:
Ciò che penso, dico o faccio:
1. risponde a verità?
2. è giusto per tutti gli interessati?
3. promuoverà la buona volontà e migliori rapporti d’amicizia?
4. sarà vantaggioso per tutti gli interessati?
In latenza siamo quindi tutti Rotariani: Giustizia, Trasparenza e Solidarieta’ sono valori universali in un cammino comune che vuole condurre verso la serenità .
Se infatti il logo del Rotary – una ruota – ricorda un timone, il logos del Rotary potrebbe essere il timone che guida la nave della filantropia, in un mare non sempre calmo nella volontà di far girare ideologicamente e concretamente il vento a favore di un pieno di solidarietà.
La rotta è verso l’isola che (ancora) non c’è, ma che esiste davvero finché una fetta quanto più vasta della società fatta di professionisti e giovani (proprio ai giovani il Rotary rivolge molte delle proprie azioni!) darà il proprio contributo per giungere davvero a quell’Atlantide che riemerge dalle nostre coscienze, la SVOLTA civicratica.
Il cerchio si è dunque chiuso? Niente affatto. La ruota rotariana è un cerchio sempre aperto: non c’è alcuna quadratura dogmatica, ma solo continuo lavoro di squadra.
(Dott.ssa Francesca Toncli)
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