Nov 2, 2017 | Notizie | 0 commenti

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DIAMO UNA VOCE CIVICRATICA ALLA SCUOLA

In primo piano gli episodi accaduti in due scuole del modenese: l’IPSIA Corni di Modena e l’Istituto professionale Galilei di Mirandola.Ripetute aggressioni fisiche e verbali a danno degli insegnanti. Artefici anche minorenni spesso con storie di disagio alle spalle. I fatti denunciati:un docente finito in ospedale colpito da una testata, un furto di 250 euro dal portafoglio di una professoressa, un’altra insegnante colpita alla testa per il lancio di un cestino di rifiuti, un’altra ancora strattonata da uno studente che reclamava il suo cellulare, lanci di oggetti vari anche durante ore di lezione, danni alle cose. Azioni che hanno già comportato più di cento giorni di sospensione. Tutto questo riapre uno spaccato sulle condizioni della scuola italiana, sulle problematiche del nostro sistema scolastico, su chi legifera molto spesso non ascoltando affatto gli operatori di quotidiana trincea. Le denunce, l’intervento della magistratura, lento e non sempre efficace, non risolvono i tanti sospesi che ci sono dietro il sistema: l’edilizia scolastica e la manutenzione, i contenuti formativi, l’integrazione multiculturale, i reclutamenti e ancor prima il sostentamento delle famiglie, il lavoro, le responsabilità dei mezzi di comunicazione, che hanno la tendenza a sbattere il mostro in prima pagina, il ruolo della televisione e dei social. Insomma tutto ciò che concerne lo stato sociale.. E rivendicare una scuola seria e funzionante efficacemente dovrebbe essere uno degli obiettivi di un cittadino che si rende protagonista del suo tempo e del contesto in cui vive anche con una lungimiranza che comprenda più ampiamente il futuro del Paese, di cui una buona scuola è il fulcro, il perno per la sua crescita ed evoluzione. La parola spetta più che mai ai cittadini. E’ sicuramente civicratico che si intervenga anche con azioni punitive, come le sospensioni, per trasmettere un messaggio opposto a quello della impunità sempre e comunque e dare un risvolto diverso della giustizia, garantire il rispetto dovuto a persone e cose pubbliche, salvaguardare l’autorevolezza della docenza. Come pure è civicratico far leva su quanto di positivo c’è nel mondo della scuola e che spesso non si conosce quando impera la “cattiva notizia” e quando si dà voce a strombazzatori generici e asserviti.

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