Mag 23, 2018 | Notizie | 0 commenti

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DIO SOSTITUITO DAL LEADER

Il nostro tempo è dominato dall’imperativo: nulla è vietato, ma tutto deve essere sperimentato. Bisogna consumare la vita fino in fondo, anzi succhiarla come quando abbiamo la gola arsa e beviamo un bicchiere d’acqua fino all’ultima goccia. Così oggi tutto quello che ci circonda e ci manipola ti “obbliga” a vivere fino all’estremo la tua unica vita provando tutto per non avere poi il rimorso di non averla vissuta fino in fondo. Potrebbe sembrare un paradosso , ma si è detto che “l’uomo è l’essere confinario che non ha confini”, e una volta che li ha individuati tende a superarli. La modernità ci ha inconsapevolmente spinti a  superare e violare i limiti che la natura stessa  ha creato, trasformando l’uomo contemporaneo in una specie di superbo individuo costruttore del proprio destino,  coltivando anche  l’illusione di assomigliare sempre di più a Dio. La manipolazione della pubblica opinione non è stata inventata oggi. Nel secolo scorso Hitler usò la radio per convincere i tedeschi che il suo atroce disegno era quasi ispirazione di Dio. Già: Dio! Questo Dio che non lo vediamo mai in televisione, ma tutti i momenti nascono profeti che promettono soluzioni irrealizzabili. Duellanti del nulla, adoratoti del potere per il potere che confinano i cittadini a diventare dipendenti di loro stessi. Solo parole, l’infelicità e la paura per il futuro attanaglia il cuore dell’uomo contemporaneo , schiacciato da una massa di problemi. La lettura di un buon libro può far riflettere, ma le folgoranti immagini che appaiono sul nostri social non ti danno il tempo di valutarle. Altre immagini inquietanti si  susseguono di personaggi che vengono dalla rete mitizzati e basta che per qualche giorno spariscano dai social che vengono subito dimenticati. Se questi “miti” contemporanei dell’ignoranza vengono dimenticati in pochi giorni, Dio che non lo vediamo, ma è sempre presente tra noi,  come può essere ricordato? Proviamo ad estraniarci dalla dipendenza dei social,  incamminandoci per un silenzioso sentiero, nella serenità  di una campagna o di un monte dove le cime tendono a confondersi con il cielo. Nel silenzio assordante della natura  potrebbe capitare di sentire anche la voce di Dio.

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