Diritto al lavoro
Art. 1. L’Italia e` una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. Tutti noi conosciamo bene questo articolo della nostra Costituzione.
E riteniamo che uno dei più grossi limiti di questa legge fondamentale dello Stato Italiano è che ben poco si fa perché sia applicata.
Si dice che manchi il lavoro, ma anche alla luce del recente terremoto di Amatrice, di lavoro ce ne sarebbe anche troppo. Il 75% del suolo italiano è a rischio di calamità naturali che vanno dalle inondazioni ai terremoti e questo territorio e tutti gli edifici che lo sovrastano dovrebbero essere messi in sicurezza. La “buona scuola” rende sempre più difficile il lavoro degli insegnanti e anche la sanità pubblica è ormai allo stremo.
Lavoro ce ne sarebbe anche troppo da fare; quelli che mancano sono i soldi perché, a proposito di sovranità, i soldi ora sono tutti delle banche che, esclusivamente nella tutela dei loro interessi, dettano le strategie politiche, economiche e sociali dei governi.
Nonostante tutto c’è ancora chi sta strenuamente cercando un posto di lavoro ed ecco che magicamente nascono dei sedicenti “consulenti sindacali” che per soli 650 Euro, ti trovano un bel posto di lavoro.
Per fortuna anche tra i cittadini comuni c’è qualche Civicratico che di fronte a questa “straordinaria” opportunità di lavoro fa l’unica cosa saggia: rinuncia al lavoro e denuncia il consulente.
Civicrazia significa Dignità, Sovranità e Responsabilità.
Tu sei l’unico Responsabile della tua vita e allora puoi continuare a rassegnarti ad un mondo ingiusto, chinarti alle sue regole di sfruttamento e puoi sostenerlo continuando a lamentarti oppure decidi che un altro mondo è possibile e agisci di conseguenza.
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