LA DISCIPLINA DELLA DISABILIY CARD
II DPCM del 6 novembre 2020 aveva definito i criteri per il rilascio della Carta, definendo le modalità per l’individuazione degli aventi diritto e per la sua realizzazione e distribuzione.
In particolare aveva stabilito che la Carta, rilasciata dall’INPS, attesti i soggetti disabili o non autosufficienti.
Inoltre aveva attribuito allo stesso INPS il compito di verificare la corrispondenza con i requisiti richiesti delle informazioni rese nella domanda del cittadino.
Una volta accertato il possesso di tali requisiti, la produzione della Carta è affidata all’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato.
Poi, attraverso un gestore esterno del servizio di consegna, occorre provvedere alla distribuzione della stessa Carta.
MA QUALI SCONTI?
Una gran cassa ha pubblicizzato gli sconti.
Ma gli sconti sono irrisori. Addirittura la Carta non dà sconti sui traghetti e nelle metrò. Poi soltanto in alcune occasioni hai lo sconto.
OSCURITA’ SULLA TUTELA DEI DATI
Lo scopo della Carta era quello di favorire il raggiungimento della piena inclusione delle persone disabili nella vita sociale e culturale, contribuendo al superamento dell’emarginazione strutturale che ancora le riguarda.
Essa invece pone delicate questioni relativi dati personali.
II 14 ottobre 2021, l’Autorità Garante, esprimendo parere sullo schema di provvedimento dell’INPS, aveva formulato varie osservazioni in materia di protezione dei dati personali, per tutelare i diritti e le libertà degli interessati, essendo coinvolti dati relativi alla salute di soggetti appartenenti a categorie vulnerabili.
Si è tenuto conto di quanto evidenziato dal Garante?
Inoltre oggi un’impresa privata consegna la Carta e i dati di recapito (e quindi di individuazione) sono anche in mani private.
Un penetrante controllo sarebbe davvero necessario e rassicurante.
Nicola Vorraro.
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