ELETTROSENSIBILI E MALATI AMBIENTALI UNITI PER LA SALUTE
Due storiche Battaglie Civicratiche sono fortemente connesse ossia quella “Per gli Elettrosensibili!” e quella “Per le malattie e i malati ambientali”.
La Battaglia “Elettrosensibili” è impostata soprattutto sui lavori di ricerca scientifica che riguardano l’uomo, la flora e la fauna e i danni connessi alle esposizioni ambientali ai campi elettromagnetici, soprattutto in radiofrequenza, emessi da telefoni cellulari e da antenne di telefonia mobile.
I limiti di riferimento dell’esposizione alla popolazione non sono tutelanti e per Civicrazia vanno subito rivisti alla luce di studi scientifici indipendenti recenti.
La Battaglia per i malati ambientali evidenzia i problemi di salute connessi alle esposizioni sia all’inquinamento atmosferico che ai campi elettromagnetici.
In particolare emergono anche i rischi per l’uso indiscriminato dei cellulari da parte dei giovanissimi.
DANNI ALLA SALUTE
Nelle nostre battaglie emerge il danno alla sfera psichica e i danni alla salute fisica vera e propria.
Autorevoli psicologi chiedono che l’uso dei telefoni cellulari e degli smartphone non avvenisse prima di 16 anni, anche per contrastare fenomeni come il cyberbullismo e la violenza on line.
Ormai emerge finalmente, anche al Consiglio d’Europa del 25 novembre 2024, che l’utilizzo del telefono cellulare non favorisce la capacità di concentrazione, la memorizzazione e la creatività, lo sviluppo cognitivo, soprattutto nei giovani.
LIMITARE L’USO DEI CELLULARI A SCUOLA
Limitare l’uso dei cellulari a scuola è essenziale per garantire un ambiente educativo più sano e produttivo per gli studenti. Inoltre, l’anonimato che caratterizza molte interazioni online incoraggia comportamenti dannosi.
Alcuni Paesi hanno già avviato misure per vietare l’uso dei cellulari in classe, anche per scopi didattici, e promuovere un ritorno a strumenti tradizionali come i libri cartacei e i diari scolastici. E’ stato evidenziato il ruolo della scuola nell’educare i giovani ad un uso consapevole delle tecnologie digitali, con l’obiettivo di contrastare fenomeni come il cyberbullismo e la dipendenza dai social media.
In Francia dal 2018, i cellulari sono vietati nelle scuole primarie e secondarie, con eccezioni per scopi didattici o per favorire studenti con disabilità.
Recentemente, nel Regno Unito sebbene non ci sia un divieto nazionale, il 90% delle scuole secondarie limita già l’uso dei telefoni. La decisione di vietarli è lasciata ai dirigenti scolastici.
In Italia Il Ministero dell’Istruzione ha emanato linee guida che scoraggiano l’uso dei dispositivi mobili durante le lezioni, lasciando autonomia ai singoli istituti. Alcune scuole hanno adottato politiche locali, come la consegna obbligatoria dei telefoni all’ingresso.
In Svezia molte scuole richiedono la consegna dei dispositivi all’ingresso e la restituzione a fine giornata.
Queste misure sono state stimolate dai Movimenti Civicratici di elettrosensibili e malati ambientali e mirano a ridurre le distrazioni, migliorare l’apprendimento, la capacità di memorizzazione, la creatività e l’attenzione, oltre a contrastare fenomeni come il cyberbullismo.
Annunziata Patrizia Difonte, Medico.
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