Le proiezioni dell’Osservatorio Nazionale sulla salute nelle Regioni Italiane ha evidenziato che nei prossimi anni ci sarà un enorme rischio di carenza di personale medico all’interno del sistema sanitario nazionale, causato sia dall’alto numero di pensionamenti in vista sia dalla cattiva programmazione effettuata fino a questo momento. Calcolando il numero di posti per i corsi di laurea e delle scuole di specializzazione messi a bando ogni anno è legittimo pensare che dei cinquantaseimila medici che il Sistema Sanitario Nazionale perderà nei prossimi quindici anni saranno rimpiazzati solo il 75%, cioè quarantaduemila unità; ne consegue che, nei prossimi anni, mancheranno all’appello circa quattordicimila medici. Tale scenario, tutt’altro che incoraggiante, secondo Walter Ricciardi, Direttore dell’Osservatorio Nazionale sulla salute nelle Regioni Italiane, è il frutto di una programmazione e di una pianificazione non adeguate che rischiano di portare al collasso il sistema sanitario nazionale. Il tema della pianificazione e della programmazione è quanto mai attuale e riguarda anche altri settori della Pubblica Amministrazione; purtroppo (o per fortuna) non si può più prescindere dall’utilizzo degli strumenti che rendano possibile pianificare e programmare le attività poiché la mancanza dell’utilizzo degli stessi rischia di creare un effetto domino negativo in tutta l’attività della macchina pubblica. È necessario, inoltre, abbinare alla pianificazione ed alla programmazione anche la valutazione continua delle attività che vengono poste in essere, al fine di essere sicuri di stare “remando nella giusta direzione”, ed intervenire, dove sia necessario, con strumenti correttivi. Iniziare ad agire con criterio è l’unica arma che abbiamo a disposizione per provare a fronteggiare la crisi a cui siamo sottoposti, rappresentata dai deficit regionali e dai “vuoti” nei bilanci, e per riuscire ad offrire un servizio di qualità all’utenza, tanto inerente il Sistema Sanitario Nazionale nello specifico, quanto la Pubblica Amministrazione in generale.
DIRITTO DI DIFESA E TUTELA DELLE VITTIME DEI REATI “VIOLENTI”
Non è vero che le vittime di reati “ violenti “ hanno sempre diritto al patrocinio a spese dello Stato. COSA PREVEDE LA LEGGE L’art. 76 comma 4 ter del DPR 30 maggio 2002 n. 115 , modificato dalla legge n. 38 del 2009, prevede che le persone offese dei reati...
0 commenti