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GIUSTI TEMPI PER SMARTPHONE E SOCIAL

Stop smartphone e social sotto i 16 e 14 anni: ogni tecnologia ha il suo giusto tempo.
APPELLO SU CHANGE.ORG

L’APPELLO PER L’USO MIGLIORE DELLE TECNOLOGIE

I sottoscrittori dell’appello (ricercatori, pedagogisti, psicologi, attori) ci ricordano che “se è vero che spesso le tecnologie migliorano la qualità della vita, questo non accade quando si parla di educazione nella prima infanzia e nella scuola primaria. I bambini e le bambine che utilizzano strumenti tecnologici e interagiscono con gli schermi subiscono due danni: Uno diretto, legato alla dipendenza.
– Uno indiretto, perché l’interazione con gli schermi impedisce di vivere nella vita reale le esperienze fondamentali per un corretto allenamento alla vita.”

 

CONSEGUENZE NEURO-PSICOLOGICHE

“È ormai chiaro che prima dei 14 anni avere uno smartphone personale possa essere molto dannoso così come aprire, prima dei 16 anni, un proprio profilo personale sui social media.” I sottoscrittori dell’appello ricordano che, ” non è una presa di posizione anti-tecnologica ma l’accoglimento di ciò che le neuroscienze hanno ormai dimostrato: ci sono aree del cervello, fondamentali per l’apprendimento cognitivo, che non si sviluppano pienamente se il minore porta nel digitale attività ed esperienze che dovrebbe invece vivere nel mondo reale. Simili comportamenti in età prescolare portano ad alterazioni della materia bianca in quelle aree cerebrali fondamentali per sostenere l’apprendimento della letto-scrittura. I fatti lo dimostrano: nelle scuole dove lo smartphone non è ammesso, gli studenti socializzano e apprendono meglio…”

 

CONCLUSIONI

“Anche nelle scuole bisogna essere coerenti con quello che ci dicono le neuroscienze. Smartphone e tablet devono essere usati solo dai docenti per arricchire le proposte didattiche senza prevedere, in classe o a casa e almeno fino ai 15 anni, alcun uso autonomo degli studenti.” Come ci ricorda l’antica massima: prevenire e meglio che curare.

Dr. Paolo Orio

 

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