Il Comitato di Azione contro la chiusura di 1000 uffici giudiziari, promosso
dall’Organismo Unitario dell’Avvocatura ha confermato la decisione di estendere
i ricorsi al Tar in tutte le regioni.
Per l’Oua, realtà di Civicrazia che ribadisce la presenza di diversi profili
di illegittimità nella decisione di chiusura di tali uffici, il Governo deve
aprire subito un confronto per rivedere scelte sbagliate che producono risparmi
irrisori rispetto ai costi diretti e indiretti derivanti dalla chiusura di
centri nevralgici per il pieno svolgimento della giustizia in Italia.
Intanto il presidente dell’Oua, Maurizio de Tilla, ha reso noti i nomi delle
località interessate dai primi provvedimenti: «Dopo Tempio Pausania e Olbia, il
TAR Sardegna ha già fissato per il 23 gennaio la decisione nel merito, vista la
rilevanza delle nostre motivazioni. Abbiamo presentato altri ricorsi al TAR
Emilia-Romagna (Imola e Porretta Terme), TAR Basilicata (Pisticci). «Ma non
finisce qui: l?€?Oua presenterà ricorsi ai TAR per Sala Consilina, Orvieto, Sant’
Angelo dei Lombardi, Ariano Irpino, Montepulciano, Mistretta, Nicosia,
Pinerolo, Lucera, Melfi, Camerino e poi nel Lazio e in tutte le Regioni».
«Se l’obiettivo è risparmiare, questa è la strada sbagliata”, conclude il
Presidente DeTilla, Difensore Specialista di Civicrazia, “oltretutto usando uno
strumento normativo con un iter costellato di evidenti profili di
illegittimità. Tra questi, per citarne uno, l’introduzione della nuova
normativa nella legge di conversione di un decreto legge il cui oggetto è
totalmente estraneo alla materia della revisione della geografia giudiziaria.
Ci rivolgiamo al Governo poiché apra subito un confronto per rivedere scelte
incostituzionali e sbagliate che producono risparmi inesistenti rispetto ai
costi diretti e indiretti (sui cittadini, sulle imprese, per lo sperpero di
denaro pubblico per strutture appena costruite o ristrutturate) derivanti dalla
chiusura di ben 1000 uffici giudiziari su 1400. E’ come sopprimere due ospedali
su tre su tutto il territorio nazionale».
L’OUA chiede una revisione di decisioni a discapito dei cittadini-utenti
perché la giustizia non può essere oggetto di risparmio, in ogni sua forma. Una
battaglia all’insegna dei valori che Civicrazia porta avanti, per il Cittadino
al centro delle istituzioni, attraverso il Progetto de La Sovranità del popolo.
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