GRAVI EFFETTI SULLA SALUTE DELL’ INQUINAMENTO DA BIOSSIDO DI AZOTO
La Pianura padana, come si sa, è una delle aree più inquinate d’Europa. La concentrazione del biossido di azoto rilevata indica che l’inquinamento proveniente dai motori esotermici (soprattutto diesel) è ancora pericolosamente presente, soprattutto nelle strade ad elevato scorrimento.
Il Biossido di azoto NO2 è ,un gas prodotto da combustibili fossili ed in particolare dal traffico soprattutto se a prevalenza di motori diesel. Risulta un agente altamente irritante e tossico per la salute soprattutto dei soggetti più vulnerabili come i bambini, gli anziani e le persone con patologie pregresse. Sono noti sia agli effetti acuti che quelli cronici a carico delle vie respiratorie ed effetti di tipo cronico come l’aumentata incidenza di diabete, di ipertensione, di malattie cardiovascolari e neurologiche. Non dimentichiamo i gravi effetti a carico dei soggetti affetti da specifiche malattie ambientali come la Sensibilità Chimica Multipla.
UN IMPORTANTE EVENTO A COMO
Il prossimo martedì 29 aprile, si terrà a Como un evento organizzato dal Circolo Legambiente A. Vassallo di Como.
Si tratta di un’iniziativa di prevenzione primaria rivolta alla cittadinanza, finalizzata ad aumentare la consapevolezza sui fattori di rischio ambientali per la salute, mediante la presentazione di studi epidemiologici recenti.
L’iniziativa intende offrire strumenti utili per comprendere meglio l’impatto dell’inquinamento atmosferico sulla salute pubblica e personale, prestando attenzione alla situazione locale.
Durante l’incontro saranno affrontati temi come gli inquinanti dell’aria, gli effetti sanitari, come fare prevenzione.
DATI PREOCCUPANTI DERIVATI DAI MONITORAGGI EFFETTUATI
ISDE, aderendo a questa campagna, come già fatto con il monitoraggio dal 4 febbraio al 4 marzo, con i cittadini delle aree metropolitane di Milano e Roma, ha messo in luce le concentrazioni di biossido di azoto (NO2) in particolare provenienti dai veicoli diesel.
A Como sono stati posizionati il 5 febbraio 8 campionatori passivi in alcune vie cittadine ad una altezza di 2-3 metri a bordo strada utilizzando a seconda dei casi pali della segnaletica stradale, pensiline dell’autobus e in un caso il ramo di un albero. Il 5 marzo sono stati raccolti 6 degli 8 campionatori. I valori rilevati superano i 40 microgrammi per metro cubo.
Una recente posizione del Parlamento Europeo mira a modificare in senso più restrittivo gli attuali limiti del Biossido di azoto entro il 2035 portandoli a 10 microgrammi per metrocubo, con valori non superabili di 25.
Alle concentrazioni rilevate si verificano eventi avversi per la salute in particolare la percentuale di ricoveri ospedalieri per malattie respiratorie, che per valori medi di esposizione di 40 microgrammi al metrocubo di biossido di azoto vanno dal 1.71 % al 2,2% , ai valori di 50-60 si arriva al 2,85% mentre a valori di 60-70 si arriva al 3.99& di ricoveri. Per valori superiori a 80 microgrammi 4,56% ,come dimostra una Review del 2014.
A Como risulta superato il nuovo limite di media nelle 24 ore, raccomandato dall’ OMS, pari a 25 microgrammi per metro cubo e più volte il valore di 40 che rappresenta l’attuale valore limite su media annuale nazionale.
La normativa italiana riporta inoltre un altro livello critico per la protezione della vegetazione che è di 30 microgrammi/metrocubo.
Le polveri sottili PM10 per ben 10 volte hanno superato il limite di 50 microgrammi per metro cubo (per la normativa italiana non dovrebbe essere superato più di 35 volte in un anno, ma anche per questo inquinante le nuove raccomandazioni OMS sono più restrittive) e le più pericolose dal punto di vista sanitario PM2,5 per 19 volte hanno superato la concentrazione di 25 microgrammi per metro cubo.
AZIONI DI PREVENZIONE
Occorre:
Transitare in forme di produzione di energia più pulita e meno inquinante;
Favorire l’efficientamento energetico degli edifici;
Incentivare la rottamazione dei veicoli diesel più vetusti;
A livello regionale e provinciale incrementare il monitoraggio e aumentare iil numero di centraline;
Rideterminare le procedure attualmente in vigore a livello Piano regionale degli interventi per la qualità dell’aria (PRIA) per l‘attuazione delle limitazioni temporanee in caso di superamento dei limiti degli inquinanti;
Coinvolgere sempre più comuni con azione obbligatoria e non più su base volontaria;
Determinare diversamente gli inquinanti considerati (non più PM10 ma PM 2.5 che meglio correla con i danni alla salute);
Limitare la velocità massima dei veicoli almeno su autostrade e superstrade incentivando l’utilizzo del TPL ad esempio con sconti nei giorni di emergenza, o con promozione di sharing e mobilità dolce;
Eliminare le deroghe innumerevoli ai mezzi inquinanti di alcune categorie e promossi incentivi per la sostituzione degli stessi;
Sviluppare l’implementazione del TPL e dalla mobilità sostenibile;
Campagne informative nei confronti degli automobilisti vanno effettuate per renderli consapevole di quanto lo stile di guida incida sulla produzione di inquinanti e sulle modalità per ridurli;
Potenziare la superficie cittadina coperta da alberi che contribuisce all’assorbimento ed all‘estrazione di inquinanti dall’aria;
Provvedere, anche con incentivi locali/regionali e nazionali, alla sostituzione di generatori di calore a combustibili fossili e di quelli a biomasse legnose più inquinanti e meno efficienti con modelli più efficienti o con impianti fotovoltaici accoppiati a pompe di calore;
Limitare l’utilizzo di camini se dotati di altra sistema di riscaldamento e evitare temperature non sostenibili all‘interno dri locali.
Civicrazia, portando avanti ogni giorno battaglie e a favore dei malati ambientali e dell’ambiente, sostiene queste iniziative al fine di migliorare l’ambiente e la salute di tutti.
Annunziata Patrizia Difonte, Medico
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