Il comma 2 dell’articolo 48 della Costituzione Italiana afferma, tra le caratteristiche che riguardano l’esercizio del voto, anche il fatto che votare sia un dovere civico.
Ebbene, la prima riflessione che potremmo fare è che oramai esista una enorme maggioranza di cosiddetti cittadini che non vuole adempiere a questo importantissimo dovere, accampando una serie di motivazioni.
Detto questo, noi Civicratici riteniamo che il voto sia solamente il primo passo che un cittadino consapevole debba compiere verso la strada per la reale democrazia civicratica.
Infatti, dopo aver espresso il proprio voto, assumendoci da veri adulti la responsabilità elettorale, ognuno di noi, e sottolineo ognuno, deve compiere il passo successivo, che riguarda l’attento controllo nei confronti del proprio candidato politico affinché questi realizzi il più rapidamente possibile e in modo corretto il programma elettorale che ci ha convinto a votarlo.
Inoltre, è necessario che il Cittadino chieda chiarimenti immediati al proprio candidato politico, qualora questi, o la formazione politica che lui rappresenta, dovesse mettere in atto iniziative che non erano previste nel programma elettorale proposto prima delle elezioni o non rispetti gli impegni assunti.
Arriviamo così all’altro passo fondamentale da fare, che è l’essenza della democrazia civicratica e cioè la partecipazione attiva a tutti quei processi sociali e civici che sono imprescindibili, affinché il Cittadino possa incidere positivamente nella realtà quotidiana e cambiare quei meccanismi perversi che hanno fatto di noi dei sudditi in mano alle oligarchie politiche e alle lobbies di potere che le appoggiano.
La Costituzione italiana assicura la possibilità anche ad ogni singolo Cittadino di esercitare questa azione di controllo e di reazione civica di fronte a comportamenti ritenuti eventualmente scorretti di formazioni politiche, istituzioni pubbliche, eletti, amministratori, eccetera, che ricordiamolo per l’ennesima volta, sono finanziati da soldi pubblici che noi Cittadini eroghiamo sotto varie forme e in grande quantità.
Per fare un esempio pratico, ognuno di noi è come se fosse un socio di una grande impresa civica che ha il compito di gestire una marea di denaro, per assicurare a tutti uno standard di vita migliore. Perciò, quando un socio di una società che gestisce ingenti patrimoni non partecipa attivamente al controllo periodico di queste attività dimostra solamente di essere perlomeno ingenuo in modo veramente pericoloso, perché rischia di mettere a repentaglio il proprio benessere economico e quello della propria famiglia, elemento basilare di ogni società di cittadini.
E’ necessario che ognuno di noi faccia la propria parte come cittadino attivo e non pensi unicamente al proprio interesse.
Qualora continueremo invece ad avere comportamenti ignavi e spesso infantili dimostreremo soltanto che ci stiamo meritando in pieno il degrado del nostro Belpaese!
Stefano Fabroni
Presidente Comitato Salute e Ambiente Asl Rm5
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