Sono sempre di più gli italiani che utilizzano internet ed i social network quando sono fuori casa attraverso connessioni alla rete da dispositivi mobili e smartphone. Il campanello d’allarme giunge dal rapporto Clusit 2012, prodotto da Clusit e Security Summit, che riguarda la sicurezza Ict (Information Comunication Tecnology). I rischi? Molto variegati. Comportano oltre agli ormai “tradizionali” malware anche ulteriori tecniche di attacco di nuova generazione che spaziano da “man in the middle”, al social engineering o phishing e spam che sembrano prediligere gli attacchi a connessioni da dispositivi mobili. Quali le soluzioni? In primis appare necessario favorire la formazione e l’informazione per i fruitori di informatica. In secondo luogo è necessario implementare tecnologie di difesa più efficaci per affiancare i firewall e gli antivirus oggi in commercio.
DIRITTO DI DIFESA E TUTELA DELLE VITTIME DEI REATI “VIOLENTI”
Non è vero che le vittime di reati “ violenti “ hanno sempre diritto al patrocinio a spese dello Stato. COSA PREVEDE LA LEGGE L’art. 76 comma 4 ter del DPR 30 maggio 2002 n. 115 , modificato dalla legge n. 38 del 2009, prevede che le persone offese dei reati...
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