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CIVICRAZIA INTERVISTA GIUSEPPE SCOPELLITI

A 18 anni dallo scoppio di Tangentopoli, la credibilità della politica è a livelli minimi perché riemergono gli stessi problemi.

Civicrazia, con le oltre 4000 associazioni che ne fanno parte, ha esposto a tal proposito delle richieste chiare: la garanzia scrupolosa di nomine pubbliche trasparenti, valorizzando le attività di partecipazione e controllo dei Cittadini, e l’applicazione del Codice deontologico del pubblico amministratore. Richieste che si fanno ancora più urgenti mentre la cronaca politica è monopolizzata da episodi di malaffare.

Ha inoltre chiesto un confronto diretto ai candidati governatori alle prossime elezioni regionali affinché prendano seri impegni in favore delle richieste dei cittadini e li ha intervistati su questioni quali la necessità di nomine pubbliche trasparenti con obbligo di comparazione, meritocrazia, codice deontologico del pubblico amministratore.

Ecco l’intervista a Giuseppe Scopelliti:

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Lei condivide la necessità di una garanzia scrupolosa di nomine pubbliche senza lottizzazioni trasparenti, in base a criteri di merito e competenza, con possibilità per ogni cittadino di presentare memorie sulle candidature e con obbligo di approfondita motivazione comparativa?

"Sono fermamente convinto che merito, capacità e competenza siano i criteri in base a cui si devono scegliere le persone che vanno a ricoprire importati funzioni pubbliche. Scelte che in ogni caso devono essere operate nella più completa trasparenza nei confronti dei cittadini. La rivoluzione del merito è ciò che vogliamo portare in Calabria dopo anni di amministrazione di centrosinistra in cui la logica applicata non è stata meritocratica ma clientelare. Il nostro programma prevede la riorganizzazione della macchina amministrativa regionale secondo principi di efficienza e trasparenza, con una classe dirigente qualificata, individuata esclusivamente con criteri meritocratici".

 

È d’accordo con la necessità di un Codice deontologico del pubblico amministratore improntato a valori e procedure che diventino il “modus operandi” quotidiano della pubblica amministrazione e di ogni pubblico potere?

"Il funzionario pubblico deve essere innanzitutto una persona competente, preparata e al servizio del cittadino che, con le sue esigenze e i suoi problemi, deve essere messo sempre al centro del sistema delle pubbliche amministrazioni. Questo dovrebbe essere tenuto sempre a mente da ogni dipendente pubblico a prescindere da ogni codice deontologico. Ma noi vogliamo soprattutto semplificare la burocrazia. Il deficit sanitario, la perdita irresponsabile di ingenti finanziamenti europei, l’assenza di strategie per lo sviluppo economico, sociale e infrastrutturale, un sistema lento e farraginoso hanno messo sotto gli occhi di tutti l’inadeguatezza di un ente regionale male organizzato ed ancor peggio governato".

 

Cosa pensa della valorizzazione del ruolo delle associazioni e l’accoglimento delle loro giuste richieste a tutela del Cittadino in un dialogo costante?

"Insieme si affrontano meglio i problemi e si ha più possibilità di risolverli. Le associazioni sono un elemento fondamentale e vitale in ogni democrazia, perché possono funzionare da intermediarie tra le istanze dei cittadini e le autorità di governo, il cui scopo principale è dare una risposta concreta a quelle istanze. Internet e le moderne tecnologie di comunicazione possono inoltre implementare lo scambio e i contatti tra amministratori e associazioni di cittadini".

 

Fino a che punto malasanità, trasporti inefficienti, sporcizia, degrado ambientale, agricoltura nel caos, disoccupazione, turismo allo sbando, sono il frutto di gestioni clientelari?

"Queste sono tutte problematiche che in Calabria hanno raggiunto livelli drammatici dopo anni di amministrazione di centrosinistra, proprio per le logiche clientelari di cui dicevo prima. Non per altro il nostro slogan è “Cambiamo la Calabria”. La nostra Regione ha bisogno di riforme radicali.
Per quanto riguarda la sanità, il nostro programma prevede la definizione di un nuovo Piano Sanitario che deve tenere conto del contesto economico, del rapporto domanda/offerta, della appropriatezza delle prestazioni, dell’integrazione pubblico/privato, della medicina convenzionata, mettendo al centro del sistema la persona.
Per i trasporti elaboreremo un sistema secondo criteri di intermodalità, aggiornando il Piano Regionale dei Trasporti e istituendo l’Agenzia Regionale per la Mobilità, razionalizzando il trasporto pubblico, ammodernando le reti viarie e ferroviarie. Miglioreremo inoltre gli scali aeroportuali e rilanceremo anche  la portualità commerciale e turistica.
Per quanto riguarda l’agricoltura, si tratta del nostro passato e del nostro futuro. In Calabria la percentuale di lavoratori nel settore agricolo è circa il doppio della media nazionale. La crisi che ha colpito l’agricoltura ha avuto pesanti effetti su molte famiglie calabresi. Una volta alla guida della Regione, noi sosterremo con investimenti mirati la modernizzazione dell’intera filiera produttiva e commerciale in modo da ridurre i costi aumentando la competitività e incentiveremo la creazione di distretti agro-energetici.
La disoccupazione in Calabria ha raggiunto livelli altissimi, soprattutto tra i giovani che non riescono a costruire qui il loro futuro. Il lavoro è per noi una priorità assoluta che vogliamo affrontare con la realizzazione di interventi mirati per incentivare le assunzioni da parte delle imprese.
Per quanto riguarda il turismo, noi siamo convinti che questo settore può essere il grande volano per lo sviluppo economico della Calabria. Possediamo straordinarie ricchezze paesaggistiche, storiche, naturalistiche tali da poter diventare una delle mete turistiche più ambite d’Europa e del Mediterraneo. La mancanza di politiche di sostegno e promozione adeguate, senza una visione strategica del mercato, non ha mai fatto decollare questa risorsa fondamentale. In quest’ottica anche l’ambiente è una risorsa importante che va protetta e tutelata. Decenni di degrado, abusivismo, incuria hanno causato alla nostra terra danni incalcolabili. Dobbiamo preservare il territorio, realizzando politiche di salvaguardia ambientale, programmando interventi per il riequilibrio idrogeologico delle zone a rischio, incentivando l’utilizzo di energia pulita e rinnovabile, potenziando i sistemi di depurazione e sensibilizzando gli stessi calabresi a tenere un comportamento più rispettoso dell’ambiente".

 

È giusto che chi vuole trovare la soluzione ed essere al servizio del Cittadino deve far cessare le lottizzazioni ed affidare subito trasparentemente i servizi pubblici a chi ha le specifiche competenze?

"Questo è un punto fondamentale. Servizi pubblici migliori possono migliorare la vita quotidiana di tutti, dando una mano a risolvere problemi di congestione della viabilità, soprattutto nei grandi centri, con un notevole risparmio di tempo per i cittadini. Le lottizzazioni non vanno certo in questa direzione. La nostra Regione non è riuscita a dotarsi degli strumenti basilari di pianificazione e programmazione del trasporto pubblico e ha sperperato ingenti risorse, ignorando le reali esigenze di mobilità dei cittadini".
 

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