Dic 4, 2024 | Video - Interviste | 0 commenti

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INTERVISTA SULLA BATTAGLIA PER LA TUTELA DEI DIRITTI DIGITALI

Intervistiamo Francesco Sirio Difonte sulla battaglia per i diritti digitali.

 

1. Civicrazia da sempre svolge la sua battaglia per i diritti digitali.
Qual è l’attuale situazione in Italia e quali sono le problematiche che Civicrazia vuole risolvere?

In Italia, i diritti digitali stanno affrontando diverse problematiche.

Tra i principali problemi emergenti troviamo:

a) Accesso ai servizi digitali pubblici:

Strumenti come SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) e CIE (Carta d’Identità Elettronica) sono sempre più diffusi ma molti cittadini hanno difficoltà nel loro utilizzo.

b) Protezione dei dati e privacy:

Ci sono episodi frequenti di violazione della privacy. L’adozione di strumenti come la Carta d’Identità Elettronica e i sistemi di riconoscimento facciale, solleva preoccupazioni sulla gestione dei dati biometrici. C’è il rischio di un utilizzo improprio o di accessi non autorizzati a dati sensibili, in particolare se i sistemi non sono adeguatamente protetti, particolarmente in taluni Social e particolarmente con pericoli per i minori

c) Competenze digitali:

Una carenza diffusa di competenze digitali limita la capacità dei cittadini di beneficiare appieno dei diritti digitali e dei servizi pubblici online. La Strategia Nazionale per le Competenze Digitali mira a colmare questo divario, ma l’adozione effettiva di tali competenze richiede tempo e risorse significative

d) Disinformazione e contenuti illegali: Le piattaforme sono sotto pressione per attuare misure più efficaci contro la disinformazione e i contenuti illegali, ma c’è ancora incertezza sull’efficacia di questi interventi e sul rispetto dei diritti fondamentali online.

 

2. Quali sono le peculiarità della situazione italiana rispetto al panorama europeo, estero e internazionale?

Italia: La scarsa alfabetizzazione digitale è una delle principali barriere alla piena attuazione dei diritti digitali. Molti cittadini non conoscono i propri diritti in materia di privacy e protezione dei dati. L’accesso ai servizi digitali è spesso ostacolato da problemi tecnici o dalla frammentazione delle piattaforme, come nel caso della coesistenza di SPID e CIE, che crea confusione.

Altri paesi europei, come i Paesi Bassi e la Germania, hanno investito maggiormente in programmi di educazione digitale. Sul piano internazionale, paesi come il Giappone stanno implementando strategie di alfabetizzazione digitale per anziani e giovani. In paesi come Estonia, Norvegia o Singapore, l’integrazione tra servizi pubblici digitali e la tutela della privacy è molto più avanzata, con un alto livello di fiducia dei cittadini nel trattamento dei dati personali.

 

3. Quali sono le principali proposte di Civicrazia in questa battaglia?

Civicrazia si impegna affinché il cittadino sia tutelato nell’interezza dei suoi diritti, compresi quelli digitali. Sostiene il Cittadino tramite l’informazione, affinché si renda consapevole che i suoi diritti digitali non vengano violati.

 

4. Quali sono le iniziative sinergiche in atto per questa battaglia? Chi coinvolgono?

In Italia è in atto una Strategia Nazionale per le Competenze Digitali:

Obiettivo: Aumentare le competenze digitali della popolazione, incluse quelle relative alla sicurezza online e alla protezione dei dati.

Ministero per l’Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale: Coordina il progetto e promuove azioni mirate, come corsi di formazione e iniziative educative.

Pubblica Amministrazione e privati: Partnership con aziende tecnologiche e ONG per l’erogazione di corsi e strumenti digitali.

Società civile: Promozione di campagne di sensibilizzazione rivolte ai cittadini.

 

5. In che senso tale battaglia si inquadra nella Grande Battaglia per il passaggio
– da un sistema in cui dominano apparati oligarchici e clientelari
– alla Democrazia partecipata e meritocratica?

Questa battaglia si inquadra nella Grande Battaglia per il passaggio da un sistema in cui dominano apparati oligarchici e clientelari alla Democrazia partecipata e meritocratica perché rende il Cittadino Protagonista. È protagonista perché informato dei nuovi sistemi digitalizzati e, essendo al corrente dei vari diritti, ne segue la loro tutela.

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