1. Civicrazia da sempre svolge la sua battaglia per l’economia circolare. Qual è l’attuale situazione in Italia e quali sono le problematiche che Civicrazia vuole risolvere?
L’Italia ha compiuto passi importanti verso l’economia circolare, posizionandosi tra i Paesi europei con tassi elevati di riciclo e recupero di materiali. Tuttavia, permangono criticità significative, come la frammentazione normativa, l’insufficienza di infrastrutture moderne per la gestione dei rifiuti e l’assenza di un’effettiva rete nazionale per il riutilizzo delle risorse. Civicrazia vuole superare questi ostacoli, promuovendo una gestione integrata dei rifiuti, l’innovazione tecnologica e politiche che incentivino le imprese e i cittadini verso modelli di produzione e consumo sostenibili.
2. Quali sono le peculiarità della situazione italiana rispetto al panorama europeo, estero e internazionale?
L’Italia vanta una tradizione industriale capace di innovare e adattarsi alle sfide dell’economia circolare, ma sconta ancora ritardi legati alla lentezza burocratica e a disparità territoriali tra Nord e Sud. A livello europeo, pur essendo tra i leader nel riciclo, manca di una pianificazione unitaria che renda sistemico il passaggio alla circolarità. Sul fronte internazionale, l’Italia deve competere con Paesi che hanno investito più rapidamente in ricerca, sviluppo e sostenibilità, posizionandosi come modello da seguire in alcuni settori, ma ancora carente in altri, come la riduzione dei rifiuti urbani e industriali.
3. Quali sono le principali proposte di Civicrazia in questa battaglia?
Civicrazia propone:
• Una riforma normativa per semplificare le procedure amministrative e facilitare la transizione circolare.
• La creazione di un Piano Nazionale per l’Economia Circolare, con obiettivi chiari e misurabili.
• L’incentivazione fiscale per le aziende che adottano modelli circolari, inclusi bonus per il riutilizzo di materiali e la riduzione degli sprechi.
• Programmi educativi e di sensibilizzazione per promuovere la cultura della sostenibilità tra cittadini e imprese.
• Il potenziamento delle infrastrutture per il riciclo e la valorizzazione dei rifiuti.
4. Quali sono le iniziative sinergiche in atto per questa battaglia? Chi coinvolgono?
Civicrazia collabora con istituzioni, associazioni ambientaliste, enti locali, imprese e università per promuovere progetti pilota e campagne di sensibilizzazione. Tra le iniziative proposte, vi sono tavoli di lavoro con esperti del settore, partnership con aziende leader nella sostenibilità e programmi educativi nelle scuole. Queste sinergie mirano a coinvolgere tutti gli attori sociali, affinché si crei una rete che renda efficace e duratura la transizione all’economia circolare.
5. In che senso tale battaglia si inquadra nella Grande Battaglia per il passaggio da un sistema in cui dominano apparati oligarchici e clientelari alla Democrazia partecipata e meritocratica?
La promozione dell’economia circolare rappresenta un’opportunità concreta per superare modelli di gestione centralizzati e inefficienti. Civicrazia mira a realizzare una Democrazia partecipata in cui ogni cittadino e impresa possa contribuire attivamente, con pari opportunità e meritocrazia, al progresso sociale ed economico del Paese. Ridurre la dipendenza da sistemi clientelari significa creare trasparenza, incentivare l’innovazione e costruire un futuro sostenibile basato su valori condivisi, dove le decisioni siano orientate al bene comune e non agli interessi di pochi.
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