Set 22, 2018 | Notizie | 0 commenti

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LA GIUSTIZIA MASTICA GOMME AMERICANE??

<Mi scuote. Mi scoraggia. Che la giustizia mastichi gomme americane. Che tolleri dichiarazioni false in tutti gli atti giudiziari. Che tolleri sentenze copia-incolla. Che tolleri che organismi di controllo si astengano da qualsivoglia riscontro che abbia una logica di verità. Che tolleri che i presidi di legalità servano ad afferrare saldamente potere e controlli. Devianti e subdoli. Con troppe macchie. Che la giustizia, per i poveri cristi, si avvalga della facoltà di non rispondere. Di attese. Sono ammutolita e dolente. Tutte le dinamiche mi sono note. Quelle sociali. Quelle culturali. Quelle familiari. Finanche quelle del potere. Quelle che chiamo razzismo di potere, quel potere vischioso, pretenzioso, paternalistico che si esercita ovunque. Fingo di non vedere i tradimenti. Sono le indifferenze che mi ghiacciano e mi straziano l’anima. È tutto? No! Il più si tace. Sempre>
Con questo brano, tratto da un suo testo teatrale, l’avv. Panariello Franchini chiude la sua nuova, ultima, lettera/denuncia.
La lettera denuncia è stata inoltrata al Ministro della Giustizia, al Ministro del Lavoro, al Ministro dell’Economia, al Procuratore Generale della Repubblica, ai Componenti della II Commissione Giustizia del Senato e della Camera, ai Componenti della XI Commissione Lavoro del Senato e della Camera, alla Stampa, alle Associazioni di tutela giuridica, alla Avvocatura..
Una vicenda che la coinvolge, con gravi conseguenze personali,  dal 2004 per quella che accusa essere stata <una impudica inedia delle Istituzioni, invocate a tutela; inedia che, qui,  pubblicamente, la scrivente denuncia.>
Una vicenda complessa. La si può riassumere molto brevemente in un mancato pagamento di fatture professionali da parte della società “INA Assitalia” (oggi “Generali Italia”) con mancato riversamento delle ritenute d’acconto e dell’iva; pur avendo la società iscritto le fatture nei propri conti di mastro.
Una vicenda che si trascina tra offese alla persona dell’avv. Panariello Franchini (senza che vi siano posti rimedi sia dalla propria disciplina sia dalla Magistratura) e difformità di dichiarazioni tra quanto assunto dai procuratori della società nei processi civili e quanto assunto dalla medesima società in sede penale così che, assume l’avv. Panariello Franchini, i procedimenti venivano decisi <sulla induzione all’errore a cui erano condotti i Giudici da una narrazione falsa, diffamante, calunniosa esposta dalla società “Generali Italia” –già, “Assitalia”, poi, “INA Assitalia”-  dava origine ad interpretazioni giurisprudenziali che non riconoscevano -finanche e quantomeno, sul piano dei diritti umani della scrivente- i principi  fondanti della Costituzione e delle Leggi che ne discendono; principi screditati in interpretazioni della norma oltre la sua limpidezza lessicale.>
Una vicenda che si svolge, assume sempre l’avv. Panariello Franchini, in  <Un contenzioso, incancrenitosi, cui nessuno ha inteso porre freno con la benchè minima  censura sul piano dei comportamenti; ancorchè, più gravemente, sul piano della responsabilità amministrativa degli enti prevista dal DLGS 231/01, più volte invocato in atti. Un contenzioso divenuto spregevole, allorquando la società si è astenuta dal pagamento, finanche, di fatture non oggetto di contestazione; pagamento sollecitato nelle circostanze sia della diagnosi di carcinoma al coniuge della scrivente –per affrontarne le cure-, sia della intimazione di sfratto –per sanare una “morosità incolpevole”-.Trascorrendo il tempo -o facendolo trascorrere- tra “rinvii” dal penale al civile e dal civile al penale (irrilevanza di sussistenza di reato, irrilevanza di ragioni in diritto -si leggono in allegato C- ); con una perseveranza “ammonitiva” che si trasfondeva –in civile – in  reiterate, persino abnormi, condanne alle spese e -in penale-  in reiterate archiviazioni.>
La situazione diventava (è) drammatica, tanto, assume sempre l’avv. Panariello Franchini,  da manifestarsi, finanche, nel concretizzarsi con il <   trasferimento dei beni familiari e del patrimonio artistico del coniuge (franchini: www.franchiniscripsit.it) non esecutato e che, recentemente, nelle more, ha vissuto gravi e drammatiche vicissitudini: intervento al cuore e radioterapia; peraltro, con una perizia estimativa non giurata e con una istanza di vendita –con evidenza: pronta a qualsivoglia uso-.>
Una vera crisi esistenziale ed economica (l’economia è anche libertà e dignità?), una ricerca dei motivi, degli interessi possibili  che inducono l’avv. Panariello Franchini a porsi una gravissima domanda: <Potrebbe essere consentito, alla scrivente, illazionare sulla architettura di un progetto di smantellamento, azzeramento, delle propensioni sociali e professionali -di dedica creativa verso le stesse- che esprimevano, uniti, entrambi i coniugi: una ”vendetta” verso la libertà di pensiero e comportamenti etici; fino (e questo per la tangibilità degli effetti) a conseguenze suicidiarie? Tecniche strategiche di un “omicidio bianco”?>
Distanti dalle vicende, viene da chiedersi se l’avv. Panariello Franchini dal  2004 soffra di manie di persecuzione o se, quanto lamentato, sia una realtà allucinante e sconcertante. L’avv. Panariello Franchini assume di essere in possesso tutta la documentazione a supporto e, ovviamente, dei provvedimenti giurisdizionali;  comunque,  le poche allegazioni alla lettera denuncia  già contengono indizi  sufficienti a dare un quadro di verità a quanto  denunciato.
Resta una evidenza: che su questa verità siano calati molti silenzi delle Istituzioni di controllo e che la Magistratura non si sia compenetrata sino in fondo con un esercizio investigativo adeguato.
Il Procuratore della Repubblica di Napoli ha aperto un fascicolo.
Ci si può attendere  che si manifesti  la volontà di sbrogliare la vicenda? Interverranno le Istituzioni di controllo? Senza remore verso poteri forti, restituendo ad un cittadino serenità e dignità.

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