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LA MACROREGIONE MEDITERRANEA E LA TRASFORMAZIONE DIGITALE

Nel Mediterraneo divari digitali significativi

In Algeria e Libia e, in misura minore, in Egitto si registrano significativi divari in termini di copertura di Internet mobile.

Inoltre nella maggior parte dei Paesi del Mediterraneo meridionale sussiste rilevante divario digitale tra uomini e donne e tra zone rurali ed urbane.

Tale situazione costituisce uno dei principali ostacoli che si sovrappongono alla digitalizzazione.

Questo è, infatti, uno dei principali aspetti sottolineato dai documenti del Comitato economico e sociale europeo (CESE) sul tema della transizione digitale nella regione Euromediterranea pubblicati in marzo e agosto dalla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea.(1)

 

L’oggettiva esistenza di un “Digital Divide”

Nell’azione attuale della Macroregione mediterranea c’è, dunque, un’oggettiva situazione di partenza di diseguaglianza nell’ambito dell’accesso e dell’uso delle tecnologie della comunicazione.

Sussiste, in particolare, una forte differenza divisiva tra Paesi che non hanno ancora introdotto la digitalizzazione nelle loro pubbliche amministrazione e dove mancano servizi digitali ai cittadini e Paesi che, membri dell’Unione Europea, hanno da tempo recepito le direttive europee sulla “trasformazione digitale”.

Tali disparità sono causate sia da diversità nelle condizioni socioeconomiche, sia dall’esistenza di zone troppe remote, isolate o difficili da raggiungere, e che non sono un investimento sostenibile per le compagnie addette alle telecomunicazioni.

 

L’azione in corso

Occorre realizzare pienamente quanto indicato nel quarto Pilastro della Strategia della Macroregione, ovvero la digitalizzazione della società e dell’economia e la garanzia dell’accesso universale a ciascun cittadino della Macroregione Mediterranea ai servizi digitali e alla Rete. L’approvazione della Strategia è, pertanto, improrogabile.

Le soluzioni proposte al “digital divide” riguardano la ricerca di interventi tecnologici idonei. Soprattutto nelle aree cosiddette interne la scommessa è sulla diffusione di tecnologie a bassissimo costo e di connettività condivisa. In tal modo è innescato un circolo virtuoso educazione-crescita in grado di migliorare le prospettive di vita dei cittadini della Macroregione, superando situazioni discriminatorie.

L’ interconnessione di zone distanti attraverso radiofrequenze e a costi contenuti offerta da tecnologie in via di diffusione (Wi-Max), è, con lo svilupparsi dell’azione macroregionale mediterranea, la possibilità concreta di colmare il divario digitale.

Domenico Campana

………………………………………….

(1) La situazione del digitale, le prospettive della transizione digitale e quelle legate alla formazione digitale sono al centro di analisi del Comitato economico e sociale europeo(CESE), rispettivamente in documenti pubblicati nella Gazzetta Ufficiale Europea il 16 marzo 2023, C 100/68 e il 18 agosto 2023 C 293/1.

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