Ott 17, 2019 | Notizie | 0 commenti

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LA NASCITA DEI PRIMI COMUNI CIVICRATICI

Lo statuto comunale, nell’ordinamento giuridico italiano, è un atto normativo di un comune italiano. Esso viene redatto, approvato ed emanato dal consiglio comunale, per stabilire il proprio ordinamento generale e per rappresentare la propria auto-organizzazione. La normativa sugli statuti comunali e provinciali è regolata dal testo unico sull’ordinamento degli enti locali (TUEL).  Ad oggi quasi tutti i comuni hanno integrato i loro statuti con articoli che prevedono l’introduzione di istituti e organismi di partecipazione attiva dei cittadini alla pubblica amministrazione e prevedono la redazione e l’approvazione di un regolamento in merito. Ma questo regolamento è fantasma, solo pochissimi comuni hanno provveduto.

In riferimento a ciò, il 30 luglio 2019 il Difensore Civico della Regione Campania, l’Avv. Giuseppe Fortunato, ha emanato tre decreti di nomina di Commissari ad Acta rispettivamente per i Comuni di Sassano, Salerno e Villaricca. Questi ultimi mancavano nell’adozione del Regolamento per la disciplina degli Organismi e degli Istituti di Partecipazione Popolare e nonostante l’invito ad adempiere fattagli dallo stesso Difensore Civico nel 2018, questi continuavano ad essere inadempienti. Appena ricevuta la notifica del Decreto di nomina dei Commissari consegnata a mezzo PEC, i Comuni protagonisti della vicenda hanno cercato di trovare delle toppe a colori con l’intento di chiedere l’annullamento o l’illegittimità del Decreto, dichiarando che la pec di notifica non fosse mai arrivata. L’attestazione dei Sindaci che hanno negato la ricezione della Pec ha creato allarme circa la sicurezza dei dati dei Cittadini.

Salerno ha ostacolato con tutte le sue forze l’insediamento del Commissario, il quale alla fine, senza l’assistenza del Segretario Comunale, si è visto costretto a protocollare a sportello il suo insediamento. Dopo di ché il comune ha fatto ricorso al Tar il quale non solo ha obbligato l’ente all’adozione del tanto pauroso regolamento, ma lo ha condannato anche alle spese.

Contemporaneamente il Comune di Sassano si affrettava ad approvare nella seduta del Consiglio Comunale del 31 luglio un regolamento non presente nei punti dell’ordine del giorno così come da convocazione. Ciò nella più totale violazione del regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale. 

La svolta Civicratica, comunque, continuerà il suo cammino e arriverà ad attuare la democrazia partecipata  con la piena sovranità del popolo

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