La promozione della tutela della salute mentale può essere considerata un forte mezzo di inclusione sociale,soprattutto quando avviene attraverso servizi fortemente orientati all’inclusione presso le comunità ed ampiamente collegati alle dinamiche socio-economiche dei territori. L’argomento è stato toccato di recente da una risoluzione che il Partito Democratico ha presentato all’interno della Commissione Affari Sociali; in questo provvedimento si pone in evidenza il fatto che i fondi stanziati per far fronte a tali patologie risultino inadeguati, soprattutto alla luce delle forti disparità constatate nel livello delle prestazioni erogate nelle diverse Regioni. Storicamente alle persone affette da questo tipo di patologie è sempre stato negato l’ascolto, spingendole così ai margini della nostra società e trasformandole in oggetto di discriminazione in tutti gli ambiti della vita, da quello economico a quello politico. Senza la partecipazione a tutti i livelli della nostra società tali pazienti non potranno mai sviluppare quel sentimento di appartenenza e di identità che sfocia nel sentirsi parte della “cittadinanza”. Ecco perché risulta essere molto importante che il tema della salute mentale sia entrato nel dibattito politico della Camera, e che sia mirato ad eliminare ogni forma di discriminazione, stigmatizzazione ed esclusione nei confronti delle persone con disagio e disturbi mentali, promuovendo l’esercizio attivo dei loro diritti costituzionali e delle loro libertà fondamentali. È indispensabile, infatti, dare un ruolo ed un scopo agli individui che fino a questo momento sono stati considerati parte marginale della nostra comunità, affinchè possano apportare il propriocontributo(che risulterà sicuramente fondamentale) in tutti i settori professionali e civici in cui saranno protagonisti. Il tutto trova concretizzazione, come espresso precedentemente, nella tutela della libertà e dei diritti fondamentali di questi cittadini .
DIRITTO DI DIFESA E TUTELA DELLE VITTIME DEI REATI “VIOLENTI”
Non è vero che le vittime di reati “ violenti “ hanno sempre diritto al patrocinio a spese dello Stato. COSA PREVEDE LA LEGGE L’art. 76 comma 4 ter del DPR 30 maggio 2002 n. 115 , modificato dalla legge n. 38 del 2009, prevede che le persone offese dei reati...
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