Dic 8, 2024 | Battaglie | 0 commenti

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L’ECONOMIA CIRCOLARE. LA SFIDA E IL PILASTRO DEL CAMBIO SOSTENIBILE

L’Agenzia Europea dell’Ambiente (AEA) sottolinea la necessità di accelerare la transizione verso un modello più circolare. L’Europa ha fatto progressi, ma il tasso di circolarità attuale (11,8% nel 2023) resta insufficiente rispetto agli obiettivi per il 2030. Molte politiche sono ancora in fase iniziale e necessitano di una maggiore attuazione pratica.

 

Un Pilastro del futuro sostenibile

Il Secondo Pilastro della Macroregione Mediterranea promuove un modello economico con una riduzione degli sprechi e la prolungazione del ciclo della vita dei prodotti. Con la Macroregione Mediterranea l’economia circolare non è più solo un concetto teorico. È un mezzo per affrontare le sfide globali legate al cambiamento climatico, in particolare con il Primo Pilastro, la gestione delle risorse e dei rifiuti.

Il Secondo Pilastro della Macroregione Mediterranea conduce celermente e concretamente verso il modello economico circolare con una riduzione degli sprechi e la prolungazione del ciclo della vita dei prodotti.

 

Novità sull’economia circolare

La Commissione Europea con il “Circular Economy Action Plan” introduce le normative più ristrette sul design ecologico dei prodotti e incentivando le pratiche di riciclo industriale.

Ora con l’approvazione della Strategia della Macroregione Mediterranea l’economia circolare rappresenta una trasformazione radicale dell’intero nostro mediterraneo sistema produttivo e dei consumi. È un cambiamento che coinvolge i governi, le aziende ed i cittadini.

I governi devono implementare politiche di incentivi per l’accelerazione della transizione energetica, difesa nel secondo Pilastro del Mediterraneo. Le imprese devono ripensare il design dei loro prodotti per renderli più durevoli e riparabili. La transizione all’economia circolare richiede un cambio culturale aperto al riutilizzo, con il noleggio o la condivisione di beni.

 

Il tuo ruolo nel cambiamento

Per costruire l’economia circolare è necessaria la partecipazione attiva di tutti. Le istituzioni devono continuare a promuovere leggi e incentivi che accelerino questa transizione e procedere all’approvazione della Strategia della Macroregione Mediterranea.

Gli imprenditori e i professionisti possono innovare, adottare soluzioni circolari e contribuire a costruire filiere più sostenibili. Tutti i cittadini possono fare la differenza, scegliendo prodotti sostenibili, riducendo gli sprechi e supportando le aziende che adottano pratiche responsabili.

È un lavoro di squadra, impegnativo ma i benefici ripagheranno ogni sforzo.

È il momento di agire. Ogni passo verso l’economia circolare è un passo verso un futuro migliore per tutti.

Laura Cremonesi, architetta

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