Scandali senza fine
La pubblica amministrazione italiana continua a essere scossa da scandali che mettono in grave discussione legalità e integrità delle istituzioni.
Scandalo Sogei e Digital Value
Recentissimo e rilevante è il caso che ha coinvolto Sogei, società interamente controllata dal Ministero dell’Economia, e Digital Value.
Le indagini hanno rivelato episodi di corruzione legati all’assegnazione di appalti per oltre 98 milioni di euro.
L’ex presidente e principale azionista di Digital Value è stato accusato di aver versato tangenti a dirigenti di Sogei, compromettendo la credibilità della società e dei suoi progetti di digitalizzazione della pubblica amministrazione.
La Guardia di Finanza ha parlato di “un articolato sistema corruttivo con ramificazioni sia all’interno del ministero della Difesa, sia in Sogei e sia infine al ministero dell’Interno”
Provincia di Bari
Tra dirigenti Asl e imprenditori 10 arresti per tangenti per appalti nella sanità.
E questo dopo lo scandalo di qualche mese fa, in seguito a un’operazione condotta dalla Guardia di Finanza tra Barletta, Andria e Trani, con ipotesi di corruzione propria e impropria, turbata libertà degli incanti e della scelta del contraente, truffa aggravata, reati ambientali, subappalti non autorizzati: un’inchiesta che ha portato all’arresto di 17 persone, tra cui dirigenti della Provincia di Bari, accusati di aver pilotato appalti pubblici in cambio di cene e percorsi spa.
Operazione della Guardia di Finanza a Pavia
A Pavia, la Guardia di Finanza ha condotto un’operazione che ha portato all’arresto di figure di spicco dell’azienda municipalizzata A.S.M. Pavia, tra cui il presidente Manuel Elleboro e il direttore generale Giuseppe Maria Chirico. Le accuse riguardano reati contro la pubblica amministrazione, evidenziando gravi irregolarità nella gestione dell’ente.
Percezione della corruzione
I suddetti sono soltanto alcuni degli episodi ultimi che interessano la pubblica amministrazione e sottolineano l’importanza e l’urgenza di rafforzare i meccanismi di controllo e trasparenza per evitare abusi e preservare la legalità.
La corruzione genera nei Cittadini una diffusa sfiducia nelle istituzioni pubbliche.
Spesso purtroppo si ha la percezione di un “male inevitabile”. Si sviluppa la rassegnazione a credere che nessuna misura di prevenzione e punizione possa estirpare o arginare un fenomeno che, invece, non va mai tollerato.
Il punto civicratico centrale è proprio questo.
Non esiste qualcosa da subire passivamente. Esiste un potere da esercitare: culturale, di impulso, di azione, di controllo.
La reale lotta alla corruzione si può compiere soltanto con la consapevolezza del bene comune, del diritto-dovere di ciascuno e di tutti alla legalità e dell’impegno a costruire il nuovo Modello trasparente, partecipato, meritocratico.
Antonella Mollia, Segretario Generale di Comune
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