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MORTI SUL LAVORO: EVENTI, PURTROPPO, GIORNALIERI

Quella delle morti sul lavoro è, purtroppo, un fenomeno che avanza sempre in modo quasi inarrestabile in tutta Italia.

Infatti si ha notizia, con cadenza quasi giornaliera, di vittime sul lavoro dovute a negligenza o a non rispetto delle misure di sicurezza o a mancata formazione degli operai.

 

Sono stati APPENA segnalati ULTERIORI diversi incidenti sul lavoro. Ecco alcuni dei più significativi:

Basilicata: Un operaio di 58 anni è rimasto ucciso mentre lavorava su un carrello elevatore all’esterno del palazzo di giustizia di Potenza. Questo incidente ha sollevato nuovamente la questione della sicurezza sul lavoro e della necessità di una maggiore vigilanza.

Salernitano: Due operai sono deceduti in incidenti separati. Angelo Rosalia, 58 anni, è morto dopo essere caduto mentre caricava legna su un camion. Andrii Chufus, 32 anni, è stato travolto da un mezzo di servizio in una cava di estrazione del pietrisco.

Battipaglia: Un giovane di 32 anni di nazionalità ucraina è morto in una cava tra Eboli e Battipaglia. È stato travolto da una ruota di grandi dimensioni, che ha causato gravi lesioni.

Questi incidenti sottolineano l’importanza di migliorare le misure di sicurezza sul lavoro e di promuovere la cultura della sicurezza tra lavoratori e datori di lavoro. È un tema che richiede un impegno costante e concreto da parte di tutti.

 

LA SICUREZZA E’ UN DOVERE NON UN LUSSO!

Non possiamo accettare che il lavoro, fondamento della dignità umana, diventi causa di morte.

Chiediamo che vengano intensificate le attività di vigilanza e applicate pene severe nei confronti di chi non rispetta le normative sulla sicurezza. Le vite umane non possono essere sacrificate sull’altare del profitto.

Serve un impegno concreto per rafforzare i controlli, promuovere una cultura della sicurezza e investire nella formazione continua di lavoratori e datori di lavoro. Ok la patente a punti ma va attuata in modo rigoroso e occorrono subito le rigorose misure proposta da Civicrazia, a parole condivise ma che ancora non sono varate.

Fabio Riccio

 

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