Alla fondazione Exodus di Gallarate c’è grande fermento nell’organizzazione del tradizionale pranzo di Natale. All’oratorio di via Bachelet 13 i preparativi per dedicare una giornata speciale a poveri ed emarginati.
Negli anni sono sempre più numrerose le persone che affollano la tavola in occasione del pasto offerto dalla fondazione: immigrati, senza tetto, anziani soli, ma anche tanti nuovi poveri e famiglie in difficoltà.
L’anno scorso i commensali superavano quota 200. Data l’attuale crisi economica e occupazionale, si prevede un aumento dei coperti. Il bisogno di volontari disposti a dare una mano il giorno di Natale è primario. Per questo i responsabili di Exodus, in collaborazione con la Caritas Diocesana e la parrocchia Paolo VI di Madonna in Campagna, si stanno muovendo per tempo, appellandosi civicraticamente alla generosità dei cittadini.
“Chiediamo a tutti di dare una mano concreta, di partecipare a un’iniziativa che vuole coinvolgere chi non ha possibilità. Servono generi alimentari di qualunque tipo, ma abbiamo soprattutto bisogno di volontari che ci aiutino a preparare il pranzo di Natale, a servire le persone e a favorire l’integrazione tra i presenti”, è l’appello di Roberto Sartori, responsabile della sede Exodus di Gallarate.
“Si tratta di un’iniziativa importante per dare un segnale di amicizia e solidarietà verso chi soffre non
solo per la condizione sociale in cui si trova (clochard, immigrati, tossicodipendenti). L’invito è rivolto anche
a chi non ha più amici e parenti e alle persone anziane che trascorrono le feste in solitudine”.
Per partecipare si può chiamare il numero 0331/200098.
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