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NON OLTREPASSARE I LIMITI DI ESPOSIZIONE A RADIOFREQUENZE

BASTA CON IL PRESSING NOCIVO SUL PARLAMENTO PER INNALZARE I LIMITI DI ESPOSIZIONE A RADIOFREQUENZA

Continua l’infausto pressing sul Parlamento per innalzare i limiti di esposizione dei campi elettromagnetici.

Tale aumento è ritenuto inopportuno da  scienziati e associazioni, che sono preoccupati per le ripercussioni sulla salute della popolazione.

Non vi è infatti nessuna sicurezza che  l’innalzamento dei limiti di esposizione non provochi  pregiudizio alla salute pubblica, alla flora, alla fauna e alla biodiversità, alle imprese italiane, al riscaldamento climatico.

AVREMO, INNALZANDO I LIMITI, UN AUMENTO DEL NUMERO DI MALATI AMBIENTALI

Questo comporterebbe un incremento e un peggioramento dei malati ambientali, in particolare degli elettrosensibili (ipersensibili ai campi elettromagnetici) e  di altre patologie associate allo stress ossidativo.

Sono note le ripercussioni sulla fertilità maschile e femminile e l’incremento di patologie neurodegenerative e tumorali.

Ripercussioni importanti, come evidenziato da esperti, si hanno anche sulla flora e sulla fauna soprattutto sugli insetti impollinatori, sull’avifauna, sugli anfibi e sui mammiferi con un possibile aumento di patologie croniche.

I DISPOSITIVI COLLEGATI VIA CAVO NON IN WIRELESS CREANO MENO DANNI

Gli obiettivi di digitalizzazione sarebbero raggiungibili anche senza un aumento dei limiti attuali delle radiofrequenze attraverso una pianificazione e un corretto dimensionamento delle antenne. Lo evidenziano le Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente, ove consultate.

L’infrastruttura di rete a banda ultralarga realizzata in fibra ottica è sicuramente un’alternativa più sostenibile e sicura  per la tutela della salute rispetto alle trasmissioni in wireless.

Questa sicurezza si ottiene se in casa  il modem è collegato via cavo e non in “wireless”.

Se non è possibile portare la fibra nell’appartamento questa si può collegare ad una centralina condominiale tramite collegamenti in rame più sicuri rispetto a quelli ad onde radio.

La popolazione deve porre attenzione a queste modalità di collegamento della rete internet, come deve essere consapevole che un incremento dei limiti di esposizione a radiofrequenze porterebbe a un aggravamento delle condizioni di salute in particolare dei bambini,  degli anziani, delle donne in gravidanza e delle persone più suscettibili sia geneticamente che per condizioni mediche.

Il Parlamento esamini piuttosto con urgenza la Petizione per i Malati Ambientali.

Annunziata Patrizia Difonte, medico

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