Cambiamenti sul fronte dell’Ombudsman bancario
Da ottobre cambiano le regole in tema di controversie bancarie.
Un nuovo soggetto arbitro sostituirà l’Ombudsman dell’Abi e si occuperà di vigilare sul settore risparmio.
L’organismo, varato da Bankitalia (G.U. del 24 giugno 2009), vigilerà sugli investimenti di privati e imprese e sulle dispute fino a 100mila euro.
Sotto il suo controllo istituti bancari e Bancoposta, intermediari finanziari, credito al consumo, carte di pagamento e non solo.
L’adesione al nuovo sistema di conciliazione è obbligatoria per ottenere o conservare l’autorizzazione ad operare sul mercato.
Il consumatore e l’utente finanziario, grazie a questo innovativo organismo super partes, hanno maggiori garanzie di vedere ridursi i tempi dei risarcimenti per danni economici. Almeno si spera!
Anche circa l’indipendenza si è fatto un passo avanti. Mentre a decretare la composizione dell’attuale Ombudsman bancario erano infatti le banche stesse (con i relativi dubbi circa l’imparzialità del giudizio), il nuovo arbitrato sarà composto da sette persone, cinque delle quali scelte direttamente dalla Banca d’Italia e due, nominate anch’esse da Bankitalia, designate dagli intermediari e dalle associazioni di tutela dei consumatori.
In caso di controversia bancaria il cliente presenterà un reclamo direttamente all’intermediario (la banca, le Poste) che avrà trenta giorni per rispondere. In caso di risposta carente o mancante, il cliente può presentare ricorso al nuovo sistema di conciliazione autonomamente o tramite un’associazione di tutela dei consumatori.
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