Intervista al Presidente dell’Associazione Italiana Lavoratori Fragili e Disabili e Responsabile Nazionale Civicrazia Lavoratori Fragili Silvano Antori
1. Civicrazia da sempre svolge la sua battaglia per i lavoratori fragili e disabili. Qual è l’attuale situazione in Italia e quali sono le problematiche che Civicrazia vuole risolvere?
“Civicrazia da sempre si batte per l’inclusione e la piena partecipazione dei lavoratori fragili e disabili alla vita lavorativa e sociale. In Italia, nonostante alcuni progressi, persistono ancora numerose barriere che impediscono a queste persone di esprimere appieno le proprie potenzialità. Civicrazia da sempre combatte per far risolvere problemi come l’accessibilità ai luoghi di lavoro, la mancanza di adeguate misure di supporto, la discriminazione e la precarietà lavorativa, che limitano le opportunità di crescita e realizzazione personale dei lavoratori fragili.”
2. Quali sono le peculiarità della situazione italiana rispetto al panorama europeo, estero e internazionale?
“L’Italia presenta alcune specificità rispetto ad altri Paesi europei. Da un lato, abbiamo una normativa relativamente avanzata in materia di tutela dei diritti dei disabili, ma dall’altro lato, l’applicazione pratica di queste norme è spesso carente. Inoltre, il nostro Paese sconta un ritardo culturale nell’affrontare le tematiche della disabilità, che viene ancora troppo spesso percepita come una condizione di inferiorità. Civicrazia lavora per colmare questo gap e per allineare l’Italia ai migliori standard internazionali in materia di inclusione.”
3. Quali sono le principali proposte di Civicrazia in questa battaglia?
“Le nostre proposte si concentrano su diversi fronti:
Riforma della normativa: Chiediamo una revisione delle leggi esistenti per garantire una tutela più efficace dei diritti dei lavoratori fragili, con particolare attenzione all’accessibilità, al lavoro agile e alle misure di sostegno economico.
Aumento dei fondi: È necessario destinare maggiori risorse economiche all’inclusione lavorativa dei disabili, sia attraverso incentivi alle aziende che assumono persone con disabilità, sia attraverso misure di sostegno al reddito per chi non riesce a trovare un’occupazione.
Sensibilizzazione: Vogliamo promuovere una maggiore consapevolezza dell’importanza dell’inclusione attraverso campagne di comunicazione e iniziative di formazione rivolte alle aziende, alle istituzioni e alla società civile.
Collaborazione con le parti sociali: Crediamo che sia fondamentale coinvolgere sindacati e datori di lavoro in un dialogo costruttivo per trovare soluzioni condivise ai problemi dei lavoratori fragili.”
4. Quali sono le iniziative sinergiche in atto per questa battaglia? Chi coinvolgono?
“Siamo attivamente impegnati a costruire alleanze con associazioni, organizzazioni non governative e istituzioni pubbliche che condividono i nostri obiettivi. Collaboriamo con esperti del settore, avvocati, psicologi e assistenti sociali per fornire un supporto completo ai lavoratori fragili. Inoltre, organizziamo eventi, convegni e manifestazioni per sensibilizzare l’opinione pubblica e fare pressione sulle istituzioni.”
5. In che senso tale battaglia si inquadra nella Grande Battaglia per il passaggio da un sistema in cui dominano apparati oligarchici e clientelari alla Democrazia partecipata e meritocratica?
“La battaglia per i diritti dei lavoratori fragili è parte integrante di un processo più ampio di democratizzazione della società. L’inclusione di tutte le persone, a prescindere dalle loro condizioni di salute, è un elemento fondamentale per costruire una società più giusta e equa. La discriminazione e l’esclusione sono strumenti tipici dei sistemi oligarchici e clientelari, mentre la democrazia partecipata si fonda sui principi di uguaglianza e meritocrazia. Promuovendo i diritti dei lavoratori fragili, contribuiamo a smantellare le vecchie logiche di potere e a costruire un futuro più inclusivo e democratico per tutti.”
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