Intervista ad Annunziata Patrizia Difonte
sulla battaglia per i Malati Ambientali
1. Civicrazia da sempre svolge la sua battaglia per l’Ambiente e i Malati ambientali.
Qual è l’attuale situazione dei Malati Ambientali in Italia e quali sono le problematiche che Civicrazia vuole risolvere?
In Italia i malati ambientali sono stimati almeno attorno al 3% della popolazione, se ci riferiamo agli affetti da Sensibilità Chimica Multipla (MCS) e all’Elettrosensibiltà o Ipersensensibilità ai campi elettromagnetici (Sindrome EHS/IEI).
Rientra tra le malattie ambientali, inoltre, la Sindrome da stanchezza cronica o Encefalomielite mialgica. Queste patologie non hanno un riconoscimento da parte del Servizio Sanitario Nazionale che non le conosce per cui il malato non viene curato e viene lasciato a se stesso. Civicrazia ha già presentato al Parlamento una Petizione per il riconoscimento di queste patologie.
2. Quali sono le peculiarità della situazione italiana rispetto al panorama europeo, estero e internazionale?
Alcune nazioni europee hanno riconosciuto la Sensibilità chimica Multipla come la Germania, la Spagna, l’Austria mentre l’elettrosensibilità è riconosciuta in Svezia come Disabiltà.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha riconosciuto l’Encefalomielite mialgica con un codice nosologico proprio mentre non riconosce la Sensibilità chimica Multipla e l’Elettrosensibilità, non avendo gli studi evidenziato un nesso di causalità rispettivamente con le sostanze chimiche e i campi elettromagnetici e non avendo trovato biomarkers specifici per queste patologie. In Italia anche per le patologie citate riconosciute dall’OMS non vi sono i LEA-Livelli essenziali di assistenza come per la sindrome da stanchezza cronica e la sindrome fibromialgica che si presentano in comorbidità con le altre malattie ambientali come la MCS e l’ EHS.
3. Quali sono le principali proposte di Civicrazia in questa battaglia?
Innanzitutto la divulgazione della conoscenza attraverso gli articoli pubblicati sul Sito di Civicrazia e la Petizione presentata in Parlamento. Importante è la formazione dei medici.
4. Quali sono le iniziative sinergiche in atto per questa battaglia? Chi coinvolgono?
Si coinvolgono i singoli malati e le altre Associazioni che si occupano di ambiente. Anche con l’attività dei Messaggeri su X si fa conoscere questa problematica.
5. In che senso tale battaglia si inquadra nella Grande Battaglia per il passaggio da un sistema in cui dominano apparati oligarchici e clientelari alla Democrazia partecipata e meritocratica?
Certamente è un atto di Civicrazia ascoltare il malato mentre spesso il potere pubblico afferma ingiustamente che non si riscontrano problematiche per la salute, ad esempio perché i valori limite di esposizione sono nella norma e mi riferisco in particolare ai campi elettromagnetici.
Ricerche di Scienziati hanno evidenziato il danno alla persona al di sotto dei valori ritenuti tutelanti. La Battaglia è sull’aiuto ai malati, permettendo alle persone di frequentare ospedali bonificati (da sostanze chimiche da campi elettromagnetici come le reti Wi-Fi ormai ubiquitarie), di poter usufruire dei mezzi pubblici, di poter frequentare supermercati, cinema, di non rinunciare al lavoro, di poter vivere nella propria abitazione e non cercare disperatamente un’altra abitazione per l’installazione improvvisa di un’antenna di telefonia mobile vicino alla propria abitazione senza poter reagire.
La Battaglia per l’ambiente riguarda anche l’eliminazione dall’utilizzo nei processi produttivi di sostanze tossiche che causano danni epigenetici, alterazioni neuroendocrine o tumori, come i PFAS o il Glifosato.
Riconoscere il diritto alla salute vuol dire anche ascoltare il Cittadino, proteggerlo, metterlo nelle condizioni di svolgere una vita sociale, lavorativa e di vivere in famiglia. Gli ospedali devono avere dei reparti adeguati ad accogliere tali malati e medici preparati a curare e intervenire con competenza soprattutto rispetto ai malati con MCS e/o EHS problematici perchè possono avere gravi conseguenze per la vita stessa.
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