Titola così il quotidiano Avvenire. Per “Far saltare i «format» dello scontro” la piazza deve tornare ad essere un luogo di partecipazione pienamente vissuto.
Riporta l’Avvenire: “La "piazza" ha avuto sempre un grande fascino e svolto un essenziale ruolo politico e sociale. Ma in questo periodo sembra averne acquisito uno ancora più ridondante. Sono numerosi quelli che la prendono in considerazione per farne luogo e strumento di mobilitazione dei tanti "popoli" che la frequentano "a chiamata". E sono in molti anche quelli che vi ricorrono davvero”.
Andare in piazza o non andare, e se sì da che parte andare… aderire a iniziative promosse da altri o monopolizzare la piazza ai propri scopi… La piazza sembra essere più un luogo per misurare le forze in campo e dimostrare la superiorità, che un luogo del confronto. Si è persa la concezione piena e primaria dell’agora: il mettere insieme interessi, pensieri, proposte civicratiche di cambiamento.
Gli urli prevalgono sulla voce dei cittadini che stentano a farsi sentire per ottenere il rispetto di una democrazia piena e partecipata. In questa direzione muove l’appello di Civicrazia ed il Varo del Manifesto Civicratico. Che la piazza sia quella del Primo Maggio o la piazza virtuale di Internet non vi è differenza. La sostanza è che vi è un evidente forte bisogno dei cittadini di essere ascoltati e le istituzioni non devono restare sorde a questa legittimo diritto.
Civicrazia condivide pienamente lo sfogo dell’Avvenire: “ La piazza diventa più un luogo per marcare le identità alzando steccati, che per mettere insieme le forze valorizzando ciò che unisce. È luogo di "scontro", più che di "incontro". Si replicano in questo modo comportamenti che purtroppo caratterizzano l’agire politico e sociale in diversi ambienti e anche molti programmi tv costruiti su "format" il cui successo mediatico poggia proprio sulla capacità di esaltare le urla e la voce grossa, piuttosto che l’offerta di dibattiti utili alla formazione di opinioni consapevoli.”
Per sopperire alla mancanza di luoghi reali dove potersi confrontare in modo aperto, dialogando civilmente e ascoltando le posizioni degli altri, Civicrazia offre responsabilmente uno spazio aperto alle istanze positive di cambiamento che riavvicini l’agenda politica ai bisogni reali della gente.
Attraverso Facebook e le numerose iniziative portate avanti dalle oltre 4000 associazioni che hanno aderito alla coalizione, Civicrazia non urla, strepita o scalcia. Con dignità, impegno, rispetto delle posizioni di tutti, si batte perché vi sia vero dialogo e affinché il Cittadino e l’Italia che fa ritorni ad essere pienamente protagonista della vita politica e sociale di questo Paese.
Per informazioni: www.civicrazia.org
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Leggi l’articolo de L’Avvenire: http://www.avvenire.it/Commenti/PERCH+OGNI+PIAZZA+TORNI+A+ESSERE+LUOGO+DEL+CONFRONTO_200911240837339800000.htm
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