Nel 2024 si è tornati con il numero dei morti sul lavoro ai livelli precedenti alla pandemia.
Negli ultimi mesi gravi incidenti hanno provocato numerosi morti sul lavoro. Il 16 febbraio il crollo di una trave di un cantiere a Firenze ha causato la morte di cinque operai, mentre il 9 aprile sette lavoratori sono stati uccisi da un’esplosione nella centrale idroelettrica di Bargi, sull’Appennino Bolognese. Negli ultimi giorni un operaio morto in un cantiere edile a Casalnuovo di Napoli (NA) e cinque operai morti a Casteldaccia (PA).
PIÙ DI TRE MORTI AL GIORNO
Secondo i dati più recenti dell’Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro (Inail), ogni giorno in Italia muoiono sul lavoro in media più di tre persone.
DOVE AVVENGONO LE MORTI SUL LAVORO
Le morti sul lavoro avvengono sul luogo di lavoro, per esempio in un cantiere, e nel tragitto di andata e di ritorno tra l’abitazione e il luogo di lavoro (il cosiddetto “infortunio in itinere”).
Gli infortuni in itinere comprendono anche quelli che avvengono tra il posto di lavoro e dove si pranza, e tra due posti di lavoro diversi.
In ogni caso, in Italia la maggior parte delle morti sul lavoro avviene proprio sul luogo di lavoro: negli ultimi 15 anni, in media più di tre morti su quattro (il 77 per cento) rientrano in questa casistica.
LA POSIZIONE DI CIVICRAZIA
Ci battiamo da sempre per l’immediata istituzione di una Squadra specializzata di sorveglianza per ogni realtà lavorativa.
E’ disponibile inoltre lo Sportello Telematico – Civicrazia per denunciare il non rispetto da parte dei datori di lavoro dei loro obblighi e i mancati interventi di autorità pubbliche.
Combattiamo per la vita!
Fabio Riccio
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