Nov 28, 2018 | Notizie | 0 commenti

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PROGRAMMAZIONE SANITARIA…COME E PERCHÉ

Le cronache giornalistiche Campane degli ultimi giorni, in tema di sanità, sono state occupate dagli “scontri dialettici” intorno alla “Terra dei Fuochi” ed al Registro dei Tumori, tra il Governatore della Regione Campania e Commissario straordinario alla sanità, ed il Governo.

In consuetudine al suo stilo oratorio, il governatore ha definito ciarlatani  un gruppo di volenterosissimi medici di medicina generale (MMG) e pediatri di libera scelta (PdL), di alcuni comuni della cosiddetta “Terra dei Fuochi”, che dal 2013 hanno messo a disposizione di un progetto epidemiologico su incidenza e mortalità da cancro, le informazioni contenute nei propri database.

EPICA è l’acronimo del progetto.

I dati contenuti in questo progetto, che nessuno pensa di sostituire al Registro dei Tumori, consentono una rilevazione rapida dello stato di salute oncologica di una comunità, e forniscono “numeri” molto, ma molto, più recenti di quelli desumibili dal “Registro”.

Il Governo ha proposto di coinvolgere in maniera più diffusa MMg e PdL, di tutti i comuni rientranti nella Terra dei Fuochi, nel progetto EPICA, proprio per sanare quel buco temporale di informazioni immediatamente spendibili, a favore dei cittadini.

Ad oggi i dati del Registro deiTtumori, che non coprono tutta la popolazione regionale, sono piuttosto datati.

Ciò comporta un grave problema ed offre il fianco ad un altrettanto grave rischio.

Sbagliare la programmazione di offerta sanitaria su un tema molto delicato, che ci procura enormi sofferenze, mortalità più elevata rispetto alla media nazionale, ed una spesa ingiustificatamente più elevata per analoghi servizi sanitari rispetto ad altre realtà italiane.

In Campania c’è un deficit di assistenza sanitaria su molte patologie complesse, enorme.

Questo deficit determina una più elevata mortalità ed una più bassa qualità della vita dei pazienti campani durante il percorso di cura.

Sembrerebbe, dalle testimonianze di alcuni operatori, che in Campania inoltre improvvisamente si sia molto abbassata l’età media di insorgenze di diverse forme di tumore, e che altrettanto siano diventati più frequenti le forme più aggressive.

E’ evidente che ad alcuni sospetti non possiamo che rispondere correttamente, adottando metodologie di indagine validate a livello scientifico e ben strutturate, o come si dice in gergo, “robuste”.

Ma queste indagini epidemiologiche, che garantiscono l’acceso dei dati raccolti nel “Registro dei Tumori”, si raccolgono in anni ed anni di accurati studi.

Da noi viceversa, i tre milioni e passa di cittadini che vivono in appena 93 comuni, convivono ogni giorno con malattie devastanti, o con la paura che se stessi o un proprio caro, facciano la fine del proprio vicino di pianerottolo.

A tutte queste persone non si può dare una speranza ed una risposta di welfare fondandosi su dati vecchi di 10 anni.

Tutti noi a fronte di un grande bisogno vogliamo una risposta immediata.

L’idea di una vecchia classe dirigente, che si possa fare tutto da soli, solo perché si sono vinte delle tornate elettorali, è anacronistica.

Certamente non più spendibile su alcune tematiche generali, come il Benessere, la Qualità della Vita in armonia con l’Ambiente circostante, il diritto alla salvaguardia della Salute, il diritto a Cure precoci ed efficaci.

In questi ambiti occorre più cooperazione con soggetti diversi, a volte posti anche agli antipodi tra loro, ma tutti portatori  di una grande esperienza e competenza.

Solo dall’incontro tra “punti di vista” diversi, possiamo trarre forza ed idee nuove per superare situazioni così drammatiche.

I cittadini devono recuperare la capacità reale di compartecipazione  nelle scelte programmatiche.

Per farlo occorre dare più forza agli istituti preposti, cioè al Difensore Civico.

Con una certa fatica, ma secondo un processo inesorabile, nelle regioni si stanno reintegrando Difensori Civici, scelti per competenza e merito e non più per fedeltà partitica

E’ ora di estendere alla Nazione intera questo processo virtuoso

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