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SANITÀ O MALASANITÀ? IL CAMBIAMENTO È POSSIBILE. ECCO ALCUNE PROPOSTE

sanitRiportiamo un’interessante riflessione aperta da Teresa Petrangolini, Segretario generale di Cittadinanzattiva, una delle nostre associazioni guida.
In questo intervento sul binomio sanità-corruzione, si aprono infatti alcuni scenari di fondo, che anche noi riteniamo fondamentali e che cerchiamo di portare avanti nella battaglia a favore di una società migliore, meritocratica e trasparente.

L’espediente è un articolo uscito alcune settimane fa (2 ottobre) sul quotidiano La Stampa, dove si calcola che il “giro” di corruzione della sanità italiana ammonterebbe a cento milioni di euro. Quattro le principali motivazioni sottostanti l’illegalità nel sistema sanitario italiano: “tanti soldi, poca trasparenza, controlli scarsi, troppi interessi politici e clientelari”.

Tra i casi e gli esempi riportati, emerge quello della Campania dove, proprio in questi giorni, sono stati raddoppiati i ticket e si preannunciano continui tagli all’intero sistema sanitario. Volendo riassumere la situazione con una metafora, per restare in tema, diciamo che ci troviamo davanti due figure: un malato – la sanità – che si aggrava sempre di piu’, e un dottore – la corruzione – che si arricchisce di conseguenza.

Questa, in sintesi, la situazione ordinaria conosciuta – ahi noi – dai cittadini, ovvero da coloro che della sanità dovrebbero essere gli interlocutori e il fine di ogni agire.

Senza scadere nella retorica di discorsi sterili, ci interessa riportare qui le possibili soluzioni da porre di fronte al dilatare di questa crisi, come suggerisce la Dott.ssa Petrangolini, ovvero:

1. Deontologia e sanzioni per chi delinque: a fronte di tanti medici onesti e anche di tanti comportamenti corretti da parte delle aziende farmaceutiche, ci sono i furbi, chi approfitta della propria professione per recare danno all’altro e arricchire se stesso…Queste persone dovrebbero essere allontanate dalle professioni che esercitano, insieme a tutti i soggetti conniventi. “Maggiore serietà e rigore non guasterebbero, anche per ridare un po’ più di fiducia ai cittadini”.

2. Una giustizia che funzioni: che senso ha denunciare, esporsi, lavorare per avere un paese più giusto, se poi la macchina giudiziaria è bloccata…?

3. In ultimo, una cosa molto semplice: il buongoverno, una qualità alta nel governare il servizio sanitario.

Con alcuni ingredienti essenziali, quelli che anche Civicrazia ritiene siano fondamentali per un auspicabile cambiamento e rinnovamento della società: “l’autonomia dalla politica, l’ascolto delle esigenze dei cittadini ed un loro coinvolgimento attivo, la meritocrazia come criterio di selezione del personale, un regime dei controlli efficace senza le opacità che consentono ai furbi di agire indisturbati, la trasparenza su tutto…”. 

Ci auspichiamo che un cambiamento culturale di questo tipo sia realizzabile, e che sempre più persone siano disposte ad operare per attivare questo tipo di rinnovamento.
Il progetto Napoli Innanzitutto segue proprio questo tipo di princìpi: meritocrazia, autonomia, protagonismo dei cittadini, trasparenza amministrativa.
Ecco le colonne su cui poggiare le nuova fondamenta della città di Napoli!

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