Un milione e 200mila persone che ogni anno muoiono a causa di incidenti stradali. Oltre tre milioni e mezzo restano invece feriti e si “bruciano” oltre 500 miliardi di euro di costi sociali. Sono i numeri drammatici delle vittime di strada, un fenomeno che in tutt’Italia continua a crescere vertiginosamente. Un vera piaga che ha spinto la Fondazione Luigi Guccione, ente morale cha da anni si batte sul campo della siurezza stradale, a chiedere alla Camera l’istituzione di un’agenzia nazionale per la sicurezza stradale e per l’assistenza delle vittime della strada.
Il progetto, detto delle“case rosse”, intende richiamare il sangue delle vittime della strada e ha come obiettivo quello di formare delle ‘sentinelle del traffico’ a cui dovrebbe essere assegnato il compito di vigilare sul territorio e controllare l’impatto ambientale del traffico. L’iniziativa deve interessare non solo le grandi città ma anche i piccoli comuni e deve anche servire per dare una aiuto ai familiari delle vittime di incidenti stradali. “Stiamo pensando – spiega il presidente della Fondazione Guccione, Giuseppe Gucione – ad un piccolo spazio in cui persone competenti, aiutate da psicologi, possano prestare soccorso a chi perde qualcuno in un incidente stradale”.
La Fondazione collaborerà anche con l’IICA (istituto internazionale per il consumo e l’ambiente) che ha annunciato alcune azioni giudiziarie dirette e rendere effettiva la destinazione del 10,5% dei premi Rcauto alle terapie da prestare alle vittime della strada.
DIRITTO DI DIFESA E TUTELA DELLE VITTIME DEI REATI “VIOLENTI”
Non è vero che le vittime di reati “ violenti “ hanno sempre diritto al patrocinio a spese dello Stato. COSA PREVEDE LA LEGGE L’art. 76 comma 4 ter del DPR 30 maggio 2002 n. 115 , modificato dalla legge n. 38 del 2009, prevede che le persone offese dei reati...
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