Mancanza di tutele per i lavoratori fragili: una situazione inaccettabile
Dal 1° luglio 2022, i lavoratori fragili sono precipitati in una condizione di precarietà. A causa della cessazione delle misure di protezione legate al COVID-19, si trovano senza adeguate tutele, rischiando decurtazioni di stipendio e persino il licenziamento per superamento dei limiti di malattia previsti dai contratti.
La situazione è particolarmente critica per i lavoratori fragili della Pubblica Amministrazione. A partire dal 1° gennaio 2024, la circolare del Ministero della Pubblica Amministrazione ha rimesso la concessione dello smart working alla discrezionalità dei dirigenti, creando un clima di totale incertezza.
Anche nel settore privato, le tutele per i lavoratori fragili sono scaduti il 31 marzo 2024. Non vi è alcuna certezza sul loro futuro, condannandoli a vivere con l’ansia di un nuovo precipizio.
È inaccettabile che la salute e la sicurezza di una parte così importante del mondo del lavoro siano lasciate al caso. Non esistono lavoratori di serie A e di serie B: tutti hanno diritto a svolgere la propria attività in modo sicuro e tutelato.
Le misure urgenti da adottare:
- Obbligo di cambio mansione: per i lavoratori fragili impossibilitati allo smart working deve essere garantito il cambio mansione a tutela della loro salute.
- Smart working strutturale: per le mansioni non compatibili con il lavoro agile, è necessario prevedere tutele equivalenti, come il lavoro da remoto o la rotazione del personale.
- Legge quadro: è fondamentale una legge strutturale che definisca diritti e tutele per i lavoratori fragili, garantendo loro la continuità lavorativa e la serenità di poter svolgere il proprio dovere in sicurezza.
La salute e la sicurezza di tutti i lavoratori non sono un optional, ma un diritto. È tempo di agire per garantire ai lavoratori fragili la protezione che meritano, tutelando il loro benessere e la loro professionalità.
Occorre, in proposito, evidenziare:
- Il costo umano della precarietà: la mancanza di tutele sta causando notevole stress e sofferenza ai lavoratori fragili, con un impatto negativo sulla loro qualità della vita e sul loro benessere psicofisico.
- L’importanza della collaborazione: è necessario un dialogo costruttivo sul tema con le istituzioni per trovare soluzioni concrete e condivise al problema.
- Le buone pratiche già esistenti: diverse aziende hanno già implementato con successo modelli di lavoro flessibili per i lavoratori fragili, dimostrando che la tutela della salute non è incompatibile con la produttività.Con un impegno comune, possiamo costruire un futuro più sicuro e inclusivo per tutti i lavoratori.
Silvano Antori
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