Apr 10, 2025 | Notizie | 0 commenti

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UN PATTO PER L’INNOVAZIONE SOSTENIBILE

UN PATTO PER L’INNOVAZIONE SOSTENIBILE

 

“Tecnologie pulite: in Italia potenziale per economia circolare, batterie e agrifood”(Il sole 24 ore, 8/4/2025)

Alla Camera dei Deputati è stata presentata Cleantech for Italy, una coalizione che unisce aziende, centri di ricerca e fondi d’investimento con l’obiettivo di accelerare lo sviluppo delle tecnologie pulite in Italia.

Si tratta di un’iniziativa strategica per rafforzare la competitività del sistema industriale nazionale, puntando su sostenibilità, sicurezza energetica e rilancio economico. In un contesto globale caratterizzato da dazi, instabilità geopolitica e crisi energetiche, tale Patto, aperto ad altri partecipanti, si presenta come un’opportunità chiave per il futuro produttivo del Paese nelle more dell’implementation del Secondo Pilastro della Macroregione Mediterranea

 

 

Chi partecipa alla coalizione

 

Cleantech for Italy è nata nel 2024 con il supporto di Breakthrough Energy. Tra i partecipanti si annoverano eccellenze della ricerca come l’Istituto Italiano di Tecnologia e il Politecnico di Torino, insieme a imprese innovative come Daze, Energy Dome, Sinergy Flow, Tau Group e molte altre. A completare l’ecosistema, una rete di investitori specializzati nei settori tecnologici e ambientali, tra cui 360 Capital, Ambienta Sgr e Neva Sgr.

 

 

Colmare il divario tra innovazione e industria

 

Secondo Federico Cuppoloni, direttore di Cleantech for Italy, il nostro Paese possiede un patrimonio di competenze scientifiche e industriali di alto livello, ma soffre di un divario strutturale tra innovazione e industrializzazione. Nonostante oltre un miliardo di euro investito dal 2019 a oggi, manca ancora un’infrastruttura normativa e finanziaria adeguata per consentire alle imprese innovative di crescere su scala globale. La coalizione si propone, quindi, come ponte tra pubblico e privato per individuare soluzioni legislative e strumenti finanziari in grado di favorire la transizione industriale.

 

 

Il Manifesto del cambiamento

 

Nel corso della presentazione è stato illustrato il Manifesto aperto che delinea le priorità strategiche della coalizione.

Tra gli obiettivi principali: favorire la commercializzazione dell’innovazione, creare un mercato interno solido, riformare le normative che rallentano i processi autorizzativi delle pubbliche amministrazioni e incentivare la formazione delle competenze. Il documento si configura come un’agenda concreta per guidare le politiche industriali verso la sostenibilità e l’innovazione e ha già avuto il plauso dell’Associazione Nazionale dei Difensori Civici Italiani “per affrontare organicamente il tema di procedure amministrative e obsolete”.

 

 

Economia circolare e settori chiave

 

L’Italia potrebbe vantare una posizione di leadership nell’economia circolare, con investimenti in crescita costante e un ruolo centrale delle multiutility.

Il settore dei materiali, grazie alle competenze chimiche, ha registrato nel 2024 il picco degli investimenti. Anche il comparto delle batterie e dei sistemi di accumulo energetico mostra grandi potenzialità globali. Infine, il settore agrifood, attraverso tecnologie di agricoltura rigenerativa e monitoraggio di precisione, si conferma uno dei pilastri.

 

 

Uno sguardo al futuro

 

Per Civicrazia la sfida principale per l’Italia sarà trasformare il proprio capitale scientifico e finanziario in un ecosistema industriale solido e competitivo. L’apertura a fondi infrastrutturali e a strumenti di finanza mista sarà cruciale per sviluppare le tecnologie pulite nelle more dell’approvazione della Strategia della Macroregione Mediterranea.

L’avere avviato un Patto per l’Innovazione sostenibile rappresenta un ulteriore passo concreto per la positiva transizione ecologica e digitale che va vista nell’ambito dell’implementation del Quarto Pilastro della Macroregione Mediterranean.

Azioni per accelerare la transizione industriale

Alla luce del potenziale emerso, una proposta concreta è l’istituzione, con le Antenne Civicratiche, di poli regionali dell’innovazione promossi in collaborazione con le Università, gli incubatori d’impresa, la società civile e le amministrazioni locali. Questi poli fungono da laboratori territoriali in cui sperimentare e implementare su scala locale le soluzioni sviluppate.

Già nell’ambito dello Sportello Telematico di Civicrazia si è in azione al fine di

• collegare direttamente la ricerca con le esigenze industriali del territorio;

• offrire spazi, competenze e incentivi per l’industrializzazione delle tecnologie;

• semplificare le procedure autorizzative e normative grazie a sportelli unici per l’innovazione sostenibile;

• cooperare con le scuole e le università nella formazione delle competenze tecniche necessarie.

Sviluppando ogni sinergia, lo sviluppo del Patto può diventare non solo un motore di sviluppo industriale nazionale, ma anche uno strumento di coesione sociale e territoriale, contribuendo a creare occupazione qualificata in tutta Italia e a fare la stessa Italia punto sempre più centrale della Mediterranean Green Economy, con il Secondo Pilastro della Macroregione Mediterranea.

Laura Cremonesi, architetto

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